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Comuni Montani, nasce l`Unione

A distanza di un giorno, ancora una seduta consiliare straordinaria d’urgenza Oltre all’ente locale, ne faranno parte le municipalità di Baselice e Castelvetere in Valfortore.

A distanza di un giorno il Consiglio comunale, presieduto dal neo presidente Leonardo Pappone, si è riunito di nuovo in seduta straordinaria d’urgenza per la trattazione di un solo argomento: la costituzione dell’Unione di tre Comuni Montani della Valle del Fortore (Baselice, Castelvetere in Valfortore e San Bartolomeo in Galdo). L’altra sera, l’assemblea consiliare, iniziata alle ore 20.00, è stata brevissima: è durata appena trenta minuti. Presenti i dodici Consiglieri di maggioranza e tre di minoranza (Boffa, Di Ionno e Longo: mancavano Pizzi e Cifelli). Il verbale è stato scritto dal vicesegretario, dott.ssa Adele Catullo. Il sindaco Donato Agostinelli ha relazionato sull’argomento. Dopo aver sostenuto l’importanza di portare a conoscenza di tutti i consiglieri un evento degno di nota, ha annunciato la costituzione dell’Unione di tre Comuni Montani della Valle del Fortore (Baselice, Castelvetere in Valfortore e San Bartolomeo in Galdo). “L’Unione proposta – ha esordito il Sindaco – ha un precedente storico costituito da un Consorzio di Comuni creato nel 1975 che, però, ebbe poca fortuna”. Ha aggiunto di riprovarci con il citato nucleo iniziale di Comuni i quali sono accomunati da una stessa identità, dal medesimo entusiasmo e dalla stessa volontà. I sindaci Nicolino Del Vecchio, Ettore Gigli e Donato Agostinelli il 14 febbraio scorso hanno firmato un protocollo d’intesa, contenente il primo fondamentale accordo sui principi e le finalità della costituenda Unione. Agostinelli ha proposto una bozza di Statuto relativa ad un’attenta analisi del territorio dei citati Comuni e delle esigenze dei medesimi. “L’Unione dei Comuni è una strada obbligata per una migliore efficienza dei servizi – ha detto Agostinelli – e per un uso più razionale delle risorse, oggi in modo particolare perché nessun Ente intende annullarsi. Per i servizi gestiti in forma associata, inoltre, esistono incentivi statali che promuoveranno la cooperazione funzionale ed organizzativa, elevando il livello di erogazione dei servizi in un sistema di pari opportunità di sviluppo”. Ha sottolineato poi che l’opera di riforma, che negli ultimi tempi ha modificato il panorama legislativo regionale e nazionale, si ispira ai principi di sussidiarietà, che c’è una richiesta reale di valorizzare al massimo l’autonomia della società e di portare competenze, funzioni e poteri alle istituzioni più vicine al cittadino, che è noto che il decentramento amministrativo parte dalla volontà di gestire meglio i servizi e dalla necessità di rendere conto ai contribuenti delle ragioni della stessa spesa pubblica. “Questi maggiori margini di autonomia non vanno, quindi, intesi come una ritirata da parte dei livelli di governo superiore ma come spazi ripresi direttamente nelle comunità locali, secondo una dialettica democratica matura: la richiesta di autonomia è il segno di una accresciuta consapevolezza. La riorganizzazione della macchina organizzativa impone anche il rispetto del principio di adeguatezza: ogni funzione deve essere gestita in modo efficace ed efficiente. Alla luce di queste considerazioni, appare evidente il ruolo fondamentale dell’Unione dei tre citati Comuni che nasce dalla volontà di collaborazione profonda. Le Unioni dei Comuni, in questa stagione costituente del federalismo, potranno svolgere un ruolo strategico per il futuro”. Infine, Agostinelli ha messo in risalto che le tre Amministrazioni civiche potranno dare un forte impulso al decentramento amministrativo che deve significare pure efficienza e qualità nella gestione, uso razionale e produttivo delle risorse, eliminazione degli sprechi e lentezze burocratiche, senza rinunciare alla loro specificità. Difatti, ciascuna municipalità continuerà ad amministrare in piena autonomia i servizi e le politiche che riterrà opportuni con uno strumento in più. L’Unione è una nuova ed importante risorsa per valorizzare il territorio e presenta le caratteristiche giuste per governare il futuro comunitario, non entrando in rotta di collisione per competenze e funzioni con altri Enti ma svolgendo le funzioni che vengono assegnate dai tre Comuni in costante rapporto di collaborazione. Con voto unanime, il Consiglio ha approvato la deliberazione. Il presidente Pappone, prima che si passasse alla votazione, ha letto lo Statuto dell’Unione dei tre Comuni ed ha annunciato che lo stesso sarà varato in un prossimo Consiglio (verranno nominati anche i consiglieri), dopo che il medesimo sarà esaminato dalla Commissione consiliare. In una prossima nota illustreremo lo Statuto.

di B.C. da “Il Sannio Quotidiano”

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