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Sviluppo del territorio

ImageColasanto addita alcuni sindaci incapaci di gestire i propri comuni quali responsabili degli eventuali ulteriori disastri.

 

Come annunciato, si è svolto nella sala consiliare del Comune di San Bartolomeo in Galdo un incontro informativo a cura del Comitato per la tutela del territorio sul tema: “Sviluppo del territorio e problematiche relative alle energie alternative”.
Il presidente Raffaele Iannelli, che ha diretto i lavori, ha informato i cittadini sulle novità riguardo lo sviluppo del territorio e gli incontri avuti con funzionari della Regione Campania. Ha aggiunto: “Vogliamo difendere l’ambiente; il Fortore è già accerchiato di pali eolici. Gli interessi economici sono enormi per coloro che vogliono gli impianti, mentre per la popolazione non vi è alcun vantaggio”. Ha riferito di non vedere in questa battaglia gli amministratori locali. Ha salutato il consigliere regionale Luca Colasanto, presente casualmente tra il pubblico, “che da tempo lotta contro le centrali eoliche le quali deturpano e devastano il paesaggio fortorino”. Ha letto, poi, un documento in cui si ribadisce un no assoluto all’installazione di nuovi pali eolici nel Fortore, esprimendo la sua contrarietà anche alla ventilata istituzione dell’Accademia internazionale per sperimentare l’energia alternativa nella nostra zona proposta dalla Provincia di Benevento. Ha auspicato che presto ci sia una Conferenza politica.
Carlo Casamassima, medico e ambientalista pugliese, esperto in materia energetica, ha sottolineato che otto grandi gruppi gestiscono i flussi dell’energia. Ha parlato dei pannelli fotovoltaici e di altre fonti di energia. “Fra venti, trent’anni, quando i pali eolici non serviranno più, chi li eliminerà insieme con le basi di cemento?”
Michele Pacifico ha ricordato che gli abitanti di San Bartolomeo sono 5.840 (censimento 2001) e che il territorio ha una superficie di 8.231 ettari, ha accennato alle colture varie locali e al numero delle mucche, vitelli e conigli allevati in zona.
Nicola Latella, invece, ha detto che nel Fortore sono stati collocati 300 pali che hanno dato un guadagno netto alla Società installatrice di 450 miliardi di lire.
Giorgio Nista, assessore alla Cultura della Provincia di Benevento, si è complimentato con i relatori precedenti per aver affrontato temi validissimi. “Su questo territorio – ha detto – ci vorrebbero meno pali eolici. Il 55% del guadagno dovrebbe andare in favore dei comuni, mentre il 45% alle ditte che realizzano gli impianti”.
Luca Colasanto, direttore de Il Sannio Quotidiano, nel suo incisivo intervento, ha espresso parole di elogio nei riguardi di Iannelli e degli altri relatori, condividendo in pieno gli argomenti trattati. “Vi sono sindaci che stanno chiedendo alla Regione il blocco dei progetti eolici”. Ha riferito che anche lui si è adoperato presso chi di dovere perché venisse sospesa l’approvazione dei progetti. Ora la Regione dovrà stabilire le regole in accordo con la Provincia di Benevento. “La Giunta provinciale e la Regione già dal 29 marzo scorso avevano deciso come ricavare l’energia in Campania, e nel Fortore in modo particolare dove il clima è adatto. Colasanto utilizzerà tutte le forme legali, politiche ed istituzionali fino ad arrivare se necessario alla carta bollata per evitare che un territorio, una volta noto per la sua bellezza e la bontà dell’ambiente, possa essere ulteriormente disastrato con una aggressione inverosimile favorita da alcuni noti sindaci che, non sapendo amministrare i propri comuni, intendono poter continuare gli sperperi appellandosi alle necessità di bilancio.

di B.C. da "Il Sannio Quotidiano"

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