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Un selfie per difendere le scuole del Fortore

Dopo vari appelli rivolti alle istituzioni scolastiche regionali, provinciali ed alla politica, rimasti puntualmente inascoltati, i fondatori del movimento spontaneo nato lo scorso mese di agosto per rivendicare la presenza sul territorio fortorino di dirigenti scolastici stabili e per la difesa dell’integrità dell’istruzione nella val Fortore, decidono di creare una pagina facebook in cui promuovere le loro attività e di lanciare l’iniziativa: “Un selfie per difendere le scuole del Fortore”.
La pagina facebook del “Comitato di mobilitazione in difesa delle scuole del Fortore” è consultabile cliccando qui:
https://www.facebook.com/difendifortore

A seguire il comunicato-manifesto, redatto dal Comitato, che analizza la situazione scolastica attuale ed evidenzia l’assoluta necessità di dirigenti scolastici in un territorio di frontiera come quello fortorino.

<<Cari CONCITTADINI,
nello scorso mese di agosto, a seguito del trasferimento della Dirigente Maria Gaetana Ianzito, anche l’I.I.S. “Medi-Livatino”, dopo l’I.C. “Leonardo Bianchi”, è andato a reggenza.
Sebbene entrambi gli Istituti siano normo-dimensionati, ovvero soddisfino appieno le condizioni previste per l’assegnazione di un Dirigente (numero di alunni superiore alle 400 unità), la Direzione generale dell’Ufficio Scolastico Regionale, senza alcuna giustificazione, ne ha affidato la cura e la gestione, per l’anno scolastico in corso, a due reggenti: il prof. Michele Ruscello, Dirigente dell’I.C. “Sant’Angelo a Sasso”, riconfermato al “Bianchi” e la stessa prof.ssa Maria Gaetana Ianzito, ora Dirigente dell’IPSAAR di Benevento, al “Medi-Livatino”.
Per l’I.C. “L. Bianchi” non si trattava di una novità. Sono ormai quattro anni che l’Istituto viene messo a reggenza e questo nonostante la civile protesta di genitori e docenti che, fin dall’ottobre 2016, prima con la stesura di un documento e poi con una raccolta di firme, hanno manifestato il loro forte disappunto. Nello scorso giugno la protesta è arrivata anche sul tavolo del Prefetto di Benevento che, sollecitato dal reggente Ruscello, ha inviato una lettera al Direttore dell’Ufficio Scolastico Regionale per invitarlo a mettere in atto da subito tutte le misure necessarie per mettere fine a questa “incresciosa” situazione.
Nessuno di questi interventi purtroppo ha prodotto risultati positivi. Anzi, a sorpresa, come dicevamo, anche l’altro Istituto, il “Medi-Livatino” (5 plessi dislocati su tre comuni), trovatosi senza Dirigente, ha subito la stessa, triste sorte. Così, all’indomani del decreto di nomina dei due reggenti, si è spontaneamente costituito il “Comitato di mobilitazione in difesa delle scuole del Fortore” composto da genitori, docenti di entrambi gli Istituti e da semplici cittadini. 
In questi tre mesi abbiamo provato a dialogare con le istituzioni locali e regionali, con le forze sindacali e con i nostri rappresentanti politici affinchè si trovasse una soluzione a questo problema che tanti disagi sta creando alle due comunità scolastiche. Purtroppo non abbiamo trovato dall’altra parte del tavolo soggetti pronti a battersi con noi o anche solo ad ascoltarci ed è per questo che oggi apriamo questa pagina. La nostra speranza è di coinvolgere il maggior numero possibile di persone onde costringere la politica a riservare al Fortore l’attenzione che merita. 

NON È LA STESSA COSA PER UN TERRITORIO COME IL NOSTRO, GIÀ MOLTO PENALIZZATO, AVERE O NON AVERE DIRIGENTI SCOLASTICI STABILI E IN SEDE.
La Ministra Fedeli ha più volte definito “patologico” il fenomeno delle reggenze perché «un Dirigente coordina tutto il lavoro, tiene insieme la comunità scolastica, costituisce un punto di riferimento per le famiglie e per l’intero territorio». 
L’Assessore Fortini, responsabile delle politiche scolastiche della Regione Campania, intervenendo sulla questione ha dichiarato: «Quando si mette a reggenza una scuola la si sta condannando a morte!» 
Noi vogliamo che ai nostri ragazzi siano date le stesse opportunità di cui godono gli studenti delle altre scuole. 
Non siamo e non ci sentiamo “figli di un dio minore” solo perché siamo nati nel Fortore o qui siamo venuti a vivere. Non vogliamo pensare e non vogliamo accettare che la nostra terra, come tante altre realtà interne del nostro Paese, venga percepita dai nostri giovani come un luogo da cui si può solo scappare. 
FACCIAMO IL NOSTRO DOVERE DI CITTADINI E PRETENDIAMO CHE CI VENGA DATO, E SUBITO, CIO’ CHE E’ NOSTRO SACROSANTO DIRITTO AVERE: UNA SCUOLA CHE SAPPIA RISPONDERE AI BISOGNI E ALLE ESIGENZE DEL NOSTRO TERRITORIO.
L’articolo 3 della nostra Costituzione dice:
«E` compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l’eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all’organizzazione politica, economica e sociale del Paese.»
Vogliamo che questo principio venga rispettato anche qui!
Ci battiamo per questo e continueremo a farlo fintanto che ce ne sarà bisogno. 
IL FORTORE NON DEVE MORIRE E NON MORIRA’!>>

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Antonio Vinciguerra
Antonio Vinciguerrahttps://www.docenti.unina.it/antonio.vinciguerra
Farmacologo presso Università degli Studi di Napoli Federico II. Contro il pensiero unico. Per un nuovo umanesimo delle montagne.

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