Ciucciari nel paese ve ne erano diversi, alcuni dei quali venivano da fuori. Vi erano anche zingari che venivano in paese per vendere ciuchi, muli o giumente. Si assisteva a delle animate contrattazioni, e lâaccordo solitamente veniva concluso con la bevuta di un bel bicchiere di vino la stretta della mano. Approssimativamente mezzo secolo fa lâasino rappresentava per la comunità locale, un valido ausilio nelle diverse attività . Di frequente capitava di assistere in qualche vicoletto alla tosatura di un asinello così come alla ferratura, il maniscalco sistemava allo zoccolo dellâanimale un ferro che poi fissava con cinque chiodi.
Nelle âruelleâ ossia nelle viottole strettissime che portavano a vigneti e uliveti si vedevano persone che aggrappate alla coda del ciuccio si lasciavano tirare nei tratti in salita. Durante la vendemmia gli si ponevano sulla groppa delle tinozze piene dâuva e si ci inerpicava per queste âruelleâ che portavano dai vigneti in paese, e non diversamente avveniva nella stagione delle olive. Sempre carico di qualcosa lâasino o il mulo rappresentavano un segno di agiatezza per chi lo teneva. Lâasino ha avuto una multifunzionalità nella vita quotidiana. I nonni raccontano che al passaggio degli asini in paese, le donne correvano per raccogliere i fumanti sterchi che erano concime naturale da impiegare anche come combustibile per il focolare. Con la crescita economica e con lâevoluzione tecnologica, questo animale è diventato sempre meno utile, fino ad essere oggi considerato specie sullâorlo dellâestinzione. Tipicamente noto per la dolcezza e la pazienza, particolarmente socievole e curioso, intuisce lo stato dâanimo di chi gli sta vicino. Circa la nutrizione, è un animale, esigente riguardo allâacqua, la vuole pulita, viceversa, si accontenta del foraggio più povero, al punto tale che l’erba ed il fieno rifiutato dalle mucche, costituiscono per lui una vera golosità e, in caso di bisogno, non disdegna le ortiche e le piante spinose. Oggi in molte realtà come la nostra questo animale è ormai scomparso e quando se ne vede qualcuno, per tanta gente, avanti con gli anni, rappresenta un bellissimo ricordo di tempi in cui questâanimale era per lâuomo oltre che una vera e propria compagnia, un vero compagno di vita. Negli ultimi tempi si assiste in tutta Italia ad una crescita delle associazioni tese a salvaguardare questo animale dall’estinzione, adottando ogni logica possibile, ed impiegandoli in una moltitudine di attività : si pensi, all’onoterapia o alla produzione di latte d’asina con le sue insostituibili proprietà .