L’iniziativa di Errico è finalizzata, in particolare, a sollecitare, nell’ambito dell’importante strumento, maggiore attenzione per la cosiddetta ”Fortorina”, arteria che nella stesura attuale del Ptr «non ha l’importanza che dovrebbe avere». «Abbiamo dato un contributo importante – ricorda l’esponente dell’Udeur all’assessore Cundari – a che la Fortorina si realizzasse (vedi lo stanziamento messo in campo dalla Giunta Losco). Non staremo certamente a guardare rispetto a scelte che strategiche non sono ma che invece appaiono penalizzanti sul piano generale. Bisogna avere la capacità di programmare ed investire in realtà che fino ad oggi sono state ai margini della nostra Regione e che, invece, in un ottica di sviluppo complessivo potranno avere un ruolo di cerniera importanti». Ben venga, insomma, l’idea-guida di una ”Campania plurale”, che si pone a pieno titolo «come una regione che costituisce il principale punto d’appoggio per i flussi nel Mediterraneo»; positiva «la valorizzazione del sistema delle interconnessioni attraverso il quadro delle reti, (ecologica, mobilità e logistica e del rischio ambientale) che individua i punti critici del territorio sui quali concentrare attenzione ed interventi, ed il quadro dei Sistemi locali che individua, sulla base della geografia dei processi di auto-riconoscimento delle identità locali, i processi di auto-organizzazione dello sviluppo, confrontando il ”mosaico” dei patti territoriali, dei contratti d’area, dei distretti industriali, dei parchi, delle comunità montane, e privilegiando tale geografia in questa ricognizione»; ma è importante, sottolinea Errico «che questa impostazione abbia forti ricadute anche per la provincia di Benevento, che necessita rispetto al quadrante occidentale regionale di un’armatura più forte per agevolare quel processo di auto-riconoscimento dell’identità locale attraverso la valorizzazione dei sistemi locali». Per il capogruppo dell’Udeur, va assecondato il processo in corso, che vede le grandi città e i loro sistemi alleggerirsi di popolazione, a vantaggio della crescita dei sistemi urbani interni come Avellino e Benevento: «Si tratta di una buona tendenza – dive – che va rafforzata con priorità regionali sul piano delle polarità territoriale, per la città di Benevento e non solo, ma anche per l’intera provincia di Benevento rispetto al rafforzamento della maglia infrastrutturale e alla sua armonizzazione rispetto al contesto territoriale più ampio». Così come va perseguito un riequilibrio dei flussi turistici verso le aree interne, «che hanno grandi potenzialità anche se attraggono ancora poco in termini di presenze». Per tutto questo, perchè l’idea di una Campania policentrica e plurale non resti solo un miraggio, è necessario il rafforzamento del collegamento tra il Tirreno e l’Adriatico, e quindi il completamento dell’asse Benevento-San Bartolomeo in Galdo-Termoli. È necessaria, in una parola, la Fortorina, e i Popolari-Udeur a questo proposito non sono disposti a fare sconti: «Questa è la nostra sfida – conclude Errico rivolgendosi alla Cundari – e su questo ci muoveremo come gruppo e come partito».
da "Il Mattino" del 18/02/2007