Per il Tar “non sussistono le ragioni considerato che il provvedimento impugnato appare consequenziale alle determinazioni adottate con il decreto commissariale n.40 del 2011 e rilevato che l’istituzione di un pronto soccorso fisso in prossimità del comune ricorrente comporta comunque dei vantaggi che bilanciano la soppressione di una mera posizione mobile”.
Nel ricorso, il comune di Foiano, tramite il suo legale, l’avvocato Diego Perifano, sostiene che con la delibera il direttore generale dell’Asl, Michele Rossi ha violato e ha fatto una falsa applicazione delle norme regionali, in particolare del decreto n. 49 del 2010 e del decreto 40 del 2011. Il Tribunale amministraivo della Campania, dunque, per ora non ritiene di dover dar seguito all’isitanza del comune di Foiano e dà ragione all’Asl, difesa dagli avvocati Antonio Mennitto e Caterina Costantini, e al comune di San Bartolomeo in Galdo, difeso dall’avvocato Maria Bonavita.