Malva Sylvestris, Linneo 1753. Sinonimi: Malva selvatica, marva, melba, varmetta. Divisione Magnoliophyta, Famiglia Malvacae, Genere Malva
Descrizione: Pianta erbacea bienne e perenne; ha una radice a fittone e il fusto può essere alto fino a un metro e coperto di peli. Le foglie sono palminervie, con il lobo terzo leggermente maggiore rispetto agli altri due.
I fiori sono riuniti in fascetti all’ascella della foglia, peduncolati con una corolla di cinque petali, rosei-violacei con strie più cariche. Il nome è la contrazione del latino “mallire alvum” (ammorbidire il ventre) per indicare le proprietà salutari della pianta.
Habitat: Lungo i viottoli ben assolati del bosco Montauro, ai margini dello stesso e nei prati confinanti esposti a sud. La quota di ritrovamento varia dagli 820 mslm a scendere sui 760 mslm (quota di riferimento bosco Montauro 842 mslm). Il terreno vegetativo è tendenzialmente leggero e sabbioso.
Droga (parte della pianta che contiene sostanze farmacologicamente attive): La radice, le foglie e i fiori.
Composizione della pianta:
1) Mucillagini;
2) Potassio;
3) Ossalato di calcio;
4) Pectina;
5) Vitamine.
Periodo di raccolta: Le foglie possono venire raccolte durante tutta l’estate, recidendole senza il picciolo; i fiori vanno colti in bocciolo, prima che la fioritura sia completa. La radice si raccoglie in autunno.Conservazione: Foglie e fiori si essiccano all’ombra in strati sottili; le prime si conservano in sacchetti di carta o tela, i fiori in vasi di vetro al riparo dalla luce.
Utilizzi
Fitoterapia: I preparati di Malva silvestre attenuano lo stato di infiammazione della bocca e della gola, sono espettoranti nel caso di bronchiti e di catarri ostinati, sono antinfiammatori (calmano le infiammazioni), regolano l’intestino e ne calmano i dolori spastici. Sono adatti particolarmente all’organismo delicato dei bambini e degli anziani. Le radici di Malva silvestre sono leggermente analgesiche (calmano il dolore) e guariscono i formicolii; inoltre si possono strofinare sulle gengive per pulire i denti.
Preparati per uso interno
Effetto curativo per le tossi, i raffreddori, le costipazioni intestinali
(schematizzazione rispetto al metodo estrattivo impiegato):
Infusi (1)
Una manciata di foglie fresche di malva
Latte 1 litro
* Lasciare sbollentare nel latte le foglie, filtrare e aggiungere miele a piacere. Consumarne 4-5 tazzine al giorno contro la tosse.
Infusi (2)
Una manciata di foglie fresche di malva
Acqua 1 litro
* Dopo la bollitura delle foglie nell’acqua lasciare riposare per 10 minuti, filtrare accuratamente e dolcificare con zucchero o miele a piacere.
Decotti (1)
50 grammi di Malva (parte aerea della pianta)
Acqua 1 litro
* Lasciare sbollentare la pianta per 1 minuto; trascorso questo periodo lasciate riposare per 15 minuti e filtrate. Consumarne 3 tazze al giorno a digiuno, come cura, meglio se preventiva, contro le emorroidi.
Decotti (2)
40 grammi di Malva (parte aerea della pianta)
20 grammi di erica (sommità fiorite)
Acqua 1 litro
* Lasciare sbollentare per 10 minuti; trascorso questo periodo filtrare. Consumare 3 tazze al giorno di questo decotto (mattino, pomeriggio e sera), sempre lontano dai pasti, come rimedio contro la cistite.
Preparati per uso esterno
Per le infiammazioni delle mucose della bocca e della gola, gengive fragili, nevralgie dentarie, pelli arrossate, formicolii, pruriti.
Infuso
5 g di fiori e foglie
100 ml di acqua
* Fare sciacqui, gargarismi, lavaggi, applicare compresse imbevute di infuso, più volte al giorno.
Compresse
10 g di malva parte aerea
2,5 litri di acqua
* Lasciare in infusione finchè intiepidisce l’acqua, quindi filtrare accuratamente. Applicare sulle palpebre, al mattino e alla sera, compresse bagnate con questo decotto per dare sollievo agli occhi affaticati.
Uso cosmetico
Crema
20 g di malva fresca (parte aerea) sminuzzata
150 g di burro
80 ml di acqua
* Aggiungere il tutto a fuoco lento finchè tutta l’acqua sarà evaporata. Quindi filtrare bene per mezzo di una tela sottile. Pulire perfettamente il viso e applicate la crema massaggiando con cura per attenuare le rughe.
Uso in cucina
Grazie al suo sapore leggermente dolciastro, usata nei risotti o nelle minestre è in genere eccezionale. Ottima anche per preparare polpette e ripieni per ravioli. I fiori possono ingentilire le pietanze essendo commestibili al pari delle foglie.
Fotografia: Marco Monari