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25 aprile: Festa della Liberazione, ma noi del Fortore ostaggi di una Sanità sempre più carente

Oggi è un giorno di festa, si ricorda la Liberazione dal nazifascismo, ma apri il Mattino e tutta questa voglia di festeggiare ti passa immediatamente.

Leggi le dichiarazioni di Mastella e fai un sorriso amaro. Il Clemente nazionale interviene nel ridimensionamento sanitario in atto nella Provincia di Benevento a modo suo, gettando acqua sul fuoco: «Ho avuto un colloquio con il direttore generale dell’Asl Gennaro Volpe sulla questione dellarete 118 e del riassetto sul territorio provinciale dell’apparato delle ambulanze medicalizzate e delle automediche. Il direttore generale dell’Asl Benevento mi ha garantito che non è stata assunta nessuna decisione e che
dunque circolano soltanto ipotesi non confermate
».

Ieri si parlava della demedicalizzazione delle ambulanze a partire dal mese di giugno, tra 5 settimane, oggi Mastella ci dice che nulla è stato ancora deciso, ma sono solo ipotesi non confermate.

Ci piacerebbe prender per vere le dichiarazioni di Mastella, ma ancora non dimentichiamo il suo famoso telegramma del 23 ottobre 1985 all’allora sindaco Raffaele Sepe: ““Lieto comunico Ministro Mezzogiorno habet firmato decreto di aumento da due a tre miliardi e seicentocinquanta milioni per fondi ospedale tuo paese”.

L’ospedale a San Bartolomeo non c’è e non ci sarà mai, e il medico del 118 pensiamo scenda dall’ambulanza e non vi rimanga.

Nel frattempo, alle proteste dei sindaci di Morcone e San Salvatore Telesino si sono aggiungi i consiglieri di Telese e il sindaco di Amorosi , la Valfortore per ora resta a guardare tra aghi di pino e silenzio e funghi e auguri per una buona festa di Liberazione.

Tra le cattive notizie di oggi vi è anche questo titolo: Rummo pochi medici…

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