Home Notizie Cultura Vecchiarelli da figlio dei fiori ad artista

Vecchiarelli da figlio dei fiori ad artista

Vorrei assaporare del passato il calore e per un attimo rallegrare il mio cuore.

La comunità è di carattere culturale storico. E’ culturale per i valori, costumi, riti, le norme, le credenze comuni, ed è storica per le trasformazioni e le prove vissute nel corso nel tempo. Si parla di una comunità  di destino. Un destino comune memorizzato, commemorato, trasmesso di generazione in generazione attraverso la famiglia, i canti, le musiche, le danze, le poesie. La storia di ognuno di noi è parte di una comunità. Molte persone per cercare lavoro o per altri motivi sono costretti a lasciare i luoghi dove sono cresciuti, ma li portano con sé; nelle loro abitudini, nei loro dialetti, nei loro sguardi. E’ il caso di Antonio Vecchiarelli nato a Pontelandolfo (BN), ma vissuto per anni a S. Bartolomeo in Galdo. Oggi l’artista che si definisce, allievo della natura, è ammirato per le sue opere in cuoio, quadri, poesie e un libro: Alla ricerca della verità 耝 edito da Cronache Italiane€. La prima pagina del libro si apre così: Anni 70, cavalcavia di un mondo proiettato verso un futuro a tratti pieno di rosee speranze, a tratti spaventosamente fosco. Due giovani sognatori, per libera scelta si schierano con i figli dei fiori, movimento giovanile fautore di un utopistico mondo fondato sul rispetto dei diritti, delle libertà  e sulla non violenza. Erano nati e cresciuti a S.Bartolomeo in Galdo, un comune del Beneventano.€ Nella sua biografia ricorda di aver imparato a dipingere a S.Bartolomeo da giovani che studiavano a Napoli. Attualmente Antonio Vecchiarelli vive a Sinalunga (SI), in dicembre terrà  una mostra al teatro Arcimboldi (Nuova Scala) di Milano, ma per ammirare la sua arte basta cliccare su www.perledivetro.it . Una testimonianza di chi pur andando via non ha dimenticato le sue origini, ma ne ha fatto tesoro facendo conoscere il nostro piccolo centro attraverso le sue opere.

IL TRENO

Hai preso il treno era quello sbagliato,
potevi scendere, ma sei rimasto incantato.

Il sogno di sempre è come una gita,
davanti ai tuoi occhi vedi scorrer la vita.

In quella carrozza incominci a pensare,
i ricordi più belli vorresti fermare.

Non sempre ti riesce il treno cammina,
ma prima che arriva è di nuovo mattina.

Ognuno di noi quando compra il biglietto,
sceglie la meta e sa dove è diretto.

L’errore di sempre e la mente offuscata,
per questo non scendi alla prima fermata.

Antonio Vecchiarelli

ASSAPORARE IL PASSATO

Son passati quei tempi dove valevan gli armenti ,
dove tradizione e rispetto univan le genti.

L’amico era l’asino, compagno di sempre, che col suo duro lavoro
era sempre presente.

Il lavoro era duro anche per l’uomo,
il guadagno era misero, ma il cibo era buono.

Oggi è la tecnica la nostra compagna,
non il duro lavoro nella campagna.

Io piango al pensiero di sentirmi straniero
perché della meta mi son perso il sentiero.

Vorrei assaporare del passato il calore
e per un attimo rallegrare il mio cuore.

Antonio Vecchiarelli

COMETA

Un dolce paesino è il mio
Bucato steso al sole, poesia di una noia che corteggia il tempo.

Aria pulita, nuvole libere nel cielo;
prati fioriti a primavera, campi rigogliosi d’estate.

Che pace, che quiete, a volte pure troppa!
E’ il mio paesino ed è bello così.

Ecco la città, la sogni da lontano, poi la vivi da vicino.

E’ grande, è frenetica.
Corri e ti accorgi che non c’è una vera meta.

Ritorno al paesino e ritrovo la mia cometa.

Rossella Patti

Exit mobile version