A dare voce al Fortore ci provano in cinque.
Sono cinque i candidati di S.Bartolomeo nel collegio n.17 per le elezioni del Consiglio provinciale. Meno della volta scorsa, quando gli aspiranti furono ben sette, ma sempre un po’ troppi per poter ipotizzare che il capoluogo della Valfortore possa essere rappresentato da più di un consigliere alla Rocca dei Rettori. Una equa ripartizione dei voti andrebbe infatti a svantaggio di tutti. A parte Donato Agostinelli, consigliere uscente, che si ripresenta con l’Udeur, i nomi nuovi sono il sindaco Gianfranco Marcasciano, candidato nella Margherita, Giovanni Ricciardi, consigliere comunale presente nella lista dell’Udc, l’altro consigliere comunale Carmine Ricciardi, che ha trovato posto nella lista «Casa della libertà », e Italo Palumbo, esponente provinciale dei Comunisti Italiani e con valide esperienze politiche alle spalle. Quali comunque le prospettive per i cinque candidati? Agostinelli conta nel bis della scorsa tornata, quando risultò il primo eletto a S.Bartolomeo con 904 preferenze e sull’attività svolta in Provincia e alla Comunità Montana del Fortore, dove riveste l’incarico di assessore. Marcasciano, da parte sua, segretario generale della Comunità Montana del Fortore, e sindaco per la seconda legislatura con una lista denominata Alleanza popolare, comprendente appartenenti sia ad Alleanza nazionale che al Partito popolare, non può non fidare sul numero dei suoi sostenitori, che sono tantissimi, e che lo hanno eletto all’ultima carica di sindaco in maniera quasi plebiscitaria. Ci sono poi i due Ricciardi, consiglieri comunali di opposizione, la cui candidatura potrebbe trovare motivazioni più che altro nel tentativo di sottrarre voti sia ad Agostinelli che a Marcasciano. Dulcis in fundo, Italo Palumbo, che pur residendo attualmente a Benevento, ha molti proseliti nella Valfortore per le sue battaglie politiche combattute in veste di consigliere comunale a San Bartolomeo in Galdo, e sempre coerentemente in rappresentanza del partito comunista. L’elettorato, intanto, ha tempo per riflettere ed orientarsi, e non può non sperare che San Bartolomeo e la Valle del Fortore possano essere rappresentati al meglio nel Consiglio che a breve si andrà a costituire alla Provincia.