A questo punto – ha continuato -, spetterà ai cittadini dare il benservito a quegli amministratori che, attraverso il loro assurdo silenzio, hanno consentito che a San Bartolomeo si perpetuasse uno scempio ambientale. Sono certo, inoltre, che eventuali responsabilità verranno riscontrate da un’inevitabile intervento della magistratura.
Questo ennesimo caso di ‘malamministrazione’ dimostra ciò che vado sostenendo da tempo in tutte le sedi, specie in Consiglio Regionale: il Sannio nel suo insieme, ed in particolare il Fortore, sono visti come terra di conquista e di sfruttamento in vendita al primo offerente, magari con finalità spesso poco chiare. Il comportamento della Forestale e dell’Arpac – ha concluso – ci rincuora e ci lascia dire che non tutto è perduto perché evidentemente esistono persone ed istituzioni che sanno compiere il proprio dovere”.
da "IL QUADERNO" del 13/02/07