Anche la burocrazia, oltre alle colpe della classe politica, alla base delle grandi incompiute nella Valle del Fortore. Edifici pubblici iniziati e mai completati, l'emblema per San Bartolomeo in Galdo è l'ospedale. Problemi che non risparmiano neanche l’organizzazione ecclesiastica. L'esempio è dato dalla nuova chiesa di Rione Ianziti. Un edificio che doveva essere il completamento di quel processo evolutivo urbanistico che ha fatto registrare l'espansione del paese.
Un edificio invece che oggi è un ammasso di ferraglia che da oltre tre anni si trova al centro di uno spazio che era invece destinato ad essere la piazza degli emigranti. Piazza Simon Bolivar, un tributo in onore di una nazione come il Venezuela che ha rappresentato ricchezza per molti cittadini. Ma così non è stato. Si decise, infatti, di trasformare la piazza in un anfiteatro. Ma anche questa idea è miseramente abortita, a spese del bilancio comunale, sottraendo soldi per altri importanti intendimenti. Infine la decisione di destinare questo spazio al culto con l’edificazione di una chiesa per i cittadini che popolano il nuovo rione. Seppure tra tanti mugugni dei cittadini che avrebbero visto più una piazza che una chiesa senza spazio circostante, partirono i lavori su decisione congiunta dell’arcidiocesi di Benevento e dell’amministrazione comunale. Oggi a distanza di anni ciò che resta dell'edificio è un pericoloso ammasso di lamiere e travi in acciaio. E alla domanda sul quando si potrà vedere terminata l'opera o, per la gioia di tanti, sul quando si potrà bonificare l'area e ripensare ad uno spazio aperto magari ludico, non vi sono risposte.
di C.A. da "IL MATTINO" del 07/03/07