La posizione della minoranza in merito all’ordine del giorno non votato per mancanza del numero legale.
La notizia di lunedì dell’uccisione di 32 studenti nell’università della Virginia, da parte di un asiatico ventenne, mi ha fatto riflettere su quello che, ahimé, succede nel mondo e inorridisco al pensiero che un folle armato di pistola abbia potuto stroncare, in pochi minuti, la vita di tanti incolpevoli giovani. La tragedia mi ha toccato così nel profondo che mi fa apparire gli avvenimenti che mi circondano così ridicoli e piccoli che quasi rinunciavo a scrivere queste poche righe. Ma tornando alla nostra realtà quotidiana, devo dire, a proposito del Consiglio comunale di San Bartolomeo in Galdo, fissato per il giorno successivo a Pasquetta, di buon mattino, andato poi deserto, che ha suscitato molte polemiche, di aver letto giorni fa, su un altro quotidiano, che la colpa per la perdita del finanziamento relativo alla “Gestione associata dei servizi di trasporto scolastico, protezione civile, viabilità, circolazione stradale”, all’Ordine del giorno di quel Consiglio, in sostanza, era da ascriversi all’assenza ingiustificata della Minoranza che denotava la “non volontà ad amministrare” e si finiva col dire che se si è assenti non si è credibili. Davanti a tale affermazione sono rimasto sbigottito, perché tutti sanno che ogni componente del consiglio ha il suo ruolo, in quanto la maggioranza ha il compito di amministrare e la minoranza deve svolgere il suo ruolo, ormai sempre più limitato, di controllo. Il solerte articolista, poi, non si è chiesto come mai per un progetto previsto dal “IV bando per i contributi regionali per l’esercizio associato di servizi comunali, pubblicato sul BURC n.18 del 18-04-2006”, si è arrivati a fissare il Consiglio all’ultimo giorno e all’ultima ora, dopo quasi un anno dal bando? E non si è chiesto il perché dell’inesistenza di una maggioranza sul punto. Né il motivo vero dell’assenza di un suo autorevole componente e non ha nemmeno ipotizzato che forse non vi era accordo sul punto! Dimostra anche di non sapere della polemica della Minoranza nei confronti del Primo cittadino, che ormai fissa i Consigli comunali solo di mattina per evitare la partecipazione della gente e mettendo in difficoltà i consiglieri che svolgono quotidianamente il loro lavoro, come è capitato nell’occasione allo stesso Vicesindaco, che dice di essere stato impegnato davanti al giudice monocratico, come legale, ma è stato visto in paese già nella prima mattinata. Avevamo ragione allora a dire che i consigli non devono essere fissati al mattino, perché c’è gente che lavora davvero e che vive del proprio lavoro, e a dire che, con una risicata maggioranza, non è possibile affrontare e risolvere i tanti problemi del paese. Questi sono i rischi di una maggioranza “arrogante, striminzita e incompetente” e che convoca il Consiglio senza tenere conto né delle scadenze, né degli impegni e delle esigenze dei suoi stessi consiglieri e dei problemi di salute di altri. Le ragioni della Minoranza che ha fatto mancare il numero legale possono ricercarsi anche nel fatto che su tale progetto potevano dissentire e ritenere invece di poter gestire i servizi autonomamente, come ad esempio hanno fatto i comuni di San Marco dei Cavoti, Molinara, San Giorgio e Castelvetere, o per assenze altrettanto giustificate da motivi di lavoro. Su tale Consiglio è intervenuto, polemicamente, nel suo stile, anche il Vicesindaco, braccio destro e fedelissimo di Agostinelli, che si dice indipendente come l’assessore Mazzilli, ma nei fatti appoggiando incondizionatamente l’Amministrazione ed essendo i beniamini del Sindaco, sono del tutto funzionali all’Udeur. Riguardo a quanto affermato in un precedente articolo su questo quotidiano, il sottoscritto precisa che ultimamente quasi tutti gli articoli pubblicati sono regolarmente sottoscritti e non c’è alcuna ragione di trincerarsi dietro a pseudonimi o articoli anonimi, visto che le cose che scrive, le dice alla luce del sole, spesso in Consiglio comunale o nei comizi. Nell’occasione, mi accusa il Vicesindaco, di aver più volte cambiato amici, essendomi candidato con Agostinelli, avendo sostenuto Casamassa alla Comunità Montana, e oggi sarei amico anche di Marcasciano e conclude dicendo “quante altre ne dovremo vedere”. Io dico pacatamente all’irritabile o forse geloso amico, che lui è stato amico di Sepe, di Palumbo, del sottoscritto, di Marcasciano e ora di Agostinelli, sempre e rigorosamente quando erano in carica, io invece sono sempre loro amico, di più quando non ricoprono cariche elettive perché mi ritengo uomo coerente e politicamente uomo di opposizione, essendo stato, ad eccezione del breve periodo nel quale ho ricoperto la carica di sindaco, sempre all’opposizione. Così come sono sempre stato contro l’eolico, in modo coerente, non come l’amico che pare adesso cominci a cambiare rotta, votando a favore della illegittima delibera di C.C. n.7 del 10-03-2007, che prevede la completa deroga ai limiti di confine regionale, per la costruzione dei mostri eolici, da parte addirittura di un comune della Puglia, al prezzo di pochi spiccioli in favore del nostro comune o di cos’altro. E che dire della coerenza politica? Io sono stato sempre nella gloriosa D.C. e, quando ne hanno decretato la fine, ho confluito nel partito moderato di Berlusconi e da allora non ho cambiato mai bandiera. L’amico, invece, dall’estrema sinistra è passato alla sinistra, poi saltato al centro, poi una piroetta con Forza Italia, con una puntatina nei Verdi in occasione del voto alla provincia di qualche anno fa, per arrivare, con un volteggio, al non voto alle scorse politiche, e, con una vera acrobazia, alla sudditanza odierna per l’Udeur, per completezza suggeriamo: manca solo A.N., e, poi, il ballerino sarei io, che non so dare un passo di danza, ma solo, nella migliore delle ipotesi, qualche pestata ai piedi! E che dire della falsità in merito al mio appoggio dato a Casamassa alla C.M.F.? Io non sono stato ultimamente consigliere alla C.M.F., forse l’amico lo ha dimenticato, o forse si riferisce ad altro consigliere, che essendo stato eletto nella lista civica capeggiata da Agostinelli, ed appena eletto assessore alla C.M.F. un altro consigliere dell’allora sua maggioranza, ha ritenuto, autonomamente, di votare favorevolmente per la composizione della G.E., peraltro con un voto non determinante, avendo votato a favore tutti i consiglieri meno uno. Forse per questo, antidemocraticamente e illegittimamente, è stato, dall’attuale Maggioranza, subito revocato dalla C.M.F. e rimpiazzato con il dinamico Vicesindaco?! Così, da allora, Forza Italia non ha nessun rappresentante alla C.M.F. Riguardo, poi, al comportamento tenuto dai consiglieri di Forza Italia, devo dire che, a parte l’errore di sostenere la lista civica di Agostinelli, il comportamento è stato coerente e puntuale. Infatti, già appena insediati abbiamo dovuto prendere atto che quanto affermato in campagna elettorale, circa la legalità, la trasparenza, il ricorso a professionalità locali, lo sviluppo armonico del territorio e la ricerca di occasioni di lavoro per i tanti disoccupati, erano solo chimere ventilate nei comizi, ma la verità era ben altra. Ed allorquando, tra i tanti bocconi amari, dovevano consentire che circa trenta ettari di terreno del nostro comune dovevano servire per una mega discarica per il riciclaggio di rifiuti anche speciali ospedalieri, ci siamo opposti con tutte le nostre forze e siamo usciti dall’Amministrazione che, non solo per questo, è, a mio giudizio, la peggiore Amministrazione che il nostro – non più ridente paese – abbia mai conosciuto.
Tre anni senza fare nulla, solo programmare simili disastri, non una possibile ipotesi di sviluppo, non una programmazione razionale e rispettosa del territorio, basta ricordare che la popolazione, insieme all’opposizione, ne ha dovuto contrastare più volte l’operato, sia per evitare l’eolico selvaggio, sia per la bomba ecologica che era divenuta la discarica di Serra Pastore, poi sequestrata su segnalazione e istanza nostra e del Comitato. D’altronde, in un paese pacifico come il nostro, storicamente sarà ricordata come la prima amministrazione che in consiglio è stata costretta a scappare e riparare nei piani superiori, protetta dalle Forze dell’ordine, per sfuggire all’ira della popolazione che gli lanciava di tutto! La nostra coerenza, caro amico Vicesindaco, non è quella di restare al potere a tutti i costi, ma quella di seguire i nostri ideali ed anche le indicazioni degli elettori, per il bene della nostra comunità, e di credere di poter realizzare quello che abbiamo promesso in campagna elettorale, a costo di sembrare dei banali idealisti, ma essendo comunque in pace con la nostra coscienza. Credevo che anche tu fossi un idealista, perciò mi sono convinto a entrare in quella lista civica, ma evidentemente mi sbagliavo. Sui decreti ingiuntivi e su come si arriva al dissesto ti dirò in seguito. Per ora, caro Vicesindaco, non me ne volere, e, per dirla con una bella frase dell’amico e socio del Direttore di questo democratico quotidiano, che riesce a dare voce a tutti, Giuliano Ferrara, ti dico che puoi alzare la voce minacciosa quanto ti pare: questo tuo comportamento in politica è uno scacco causato da furbizia e dilettantismo, due parenti stretti della cattiva politica.
di Erminio Pacifico, consigliere comunale Forza Italia
da "Il Sannio Quotidiano" del 20/04/2007