Al tavolo: il presidente del Consiglio regionale Sandra Lonardo, i deputati Luca Colasanto, Fernando Errico, Mario Ascierto Della Ratta.
La politica è prevalsa in nome della gente sannita. In nome del territorio che è stato difeso con le unghie e con i denti. Ore e ore di lavoro, giorni e giorni di confronto, una notte insonne per – ancora una volta – capire, elaborare, lottare e mettere in calce le ragioni del Sannio. Anche scontri ma questa volta la squadra ha funzionato. La tutela del territorio è prevalsa su ogni logica di appartenenza, su ogni colore politico. Il confronto maturo c’è stato. La collaborazione e la giusta complicità pure. Nonostante l’emergenza, le criticità, il Sannio è stato tutelato eccome dai consiglieri regionali. Maggioranza e opposizione, opposizione e maggioranza, (insieme, uniti) in Consiglio regionale hanno fatto valere le proprie ragioni. Anzi le ragioni di quel territorio che attraverso la sua deputazione sannita, Sandra Lonardo Mastella (presidente del Consiglio – Udeur), Luca Colasanto (vice presidente del gruppo di Forza Italia in Consiglio regionale), Fernando Errico (capogruppo regionale – Udeur), Mario Ascierto Della Ratta (consigliere regionale – An – PdL) è riuscito far sentire il suo grido. E’ riuscito ad alzare il muro, a far capire: qui questa volta non si passa. Qui, questa volta, nessuna penalizzazione. Ci batteremo per garantire la sopravvivenza e la funzionalità degli ospedali sanniti. E’ riuscito a lottare e il risultato “straordinario” è giunto. Il Sannio non chiuderà nessun nosocomio. Per il Sannio ospedali salvi.
Ieri, in Consiglio regionale fino a notte fonda, con l’occhio vigile affinché il Piano ospedaliero di rientro sanitario non portasse traumi al Sannio. Ebbene ieri pomeriggio la conferenza per illustrare alla stampa il risultato.
Al tavolo i sanniti che hanno dimostrato serietà e responsabilità nell’affrontare la questione sanità: Sandra Lonardo Mastella, Luca Colasanto, Fernando Errico, Mario Ascierto Della Ratta.
Non solo non chiuderà il nosocomio di Cerreto Sannita, come previsto dal piano della giunta, ma finalmente quell’ospedale che aspettava da 50 anni di aver restituita la dignità ce l’ha fatta. Quell’ospedale, San Bartolomeo in Galdo che è balzato più volte agli onori della cronaca nazionale per un ospedale, tale solo per la denominazione, manterrà l’area medico chirurgica con 20 posti letto, l’area critica con 4 posti letto e potrà contare sull’eliporto 24 ore su 24. Un elisoccorso che potrà finalmente restituire la speranza a quelle persone troppo lontane dalla città capoluogo.
“Abbiamo lavorato tutta la notte – comincia così il presidente del Consiglio regionale Sandra Lonardo Mastella -. Fino alle 3.30. In emergenza. Voglio dare atto del lavoro svolto dal presidente della Commissione Sanità Angelo Giusto. Abbiamo fatto squadra. Vera e vincente. Abbiamo dimostrato che quando si lavora così, i risultati si raggiungono. La presenza dei consiglieri di opposizione, Colasanto ed Ascierto, in Aula e l’impegno è stato fondamentale. Tanti gli incontri fatti con i direttori De Stefano e Lanzetta, confronti allargati, poi con i sindaci per cercare di trovare la sintesi. Un risultato straordinario per il Sannio perché in percentuale abbiamo più posti letto rispetto alle altre aree della Campania. Le aree interne sono state tutelate. Nessuno ospedale chiuderà. Verranno soddisfatte anche le giuste esigenze ed attese delle popolazioni servite dagli ospedali di Sant’Agata e di Cerreto, che potrà contare su 60 posti letto. Le popolazioni non hanno avuto il torto di subire un disagio. Apre finalmente l’ospedale di San Bartolomeo in Galdo”.
A Fernando Errico il capogruppo dell’Udeur il compito di illustrare il piano ospedaliero sannita (vedi tabelle a lato) e la sottolineatura: “E’ prevalso il modello Sannio. E’ la sinergia che ha prodotto risultati. A fronte di una perdita di 685 posti letto in Campania, noi con il 4,620% abbiamo avuto un punto percentuale di posti letto in più. Eppure partivamo da una situazione davvero drammatica. Oggi invece abbiamo un quadro approvato, grazie alla mediazione di Lonardo, Colasanto, Ascierto, del sottoscritto. Ognuno ha lavorato per dare risposte al Sannio. Abbiamo licenziato anche un disegno di legge che diminuisce il numero delle Asl da 13 a 7, che rimodula i distretti. Il tutto in un’ottica di omogeneizzazione del territorio. Oggi l’eliporto ha la sua sistematicità. Una legge che tutela anche i dipendenti di strutture private che se malauguratamente dovessero perdere il posto di lavoro avranno diritto a concorsi riservati all’interno delle strutture pubbliche… Certo non è il migliore piano ma rispetto a quello proposto abbiamo fatto il possibile. Mi auguro che si scongiuri il commissariamento perché sarebbe davvero una iattura. Perderemo i 250 milioni di euro annui di patto di affiancamento e questo significherebbe far schizzare Irap e non solo”.
E’ la volta del deputato regionale di Forza Italia – PdL, Luca Colasanto che rilancia, precisa e sottolinea: “Non è usuale incontrare ad un tavolo maggioranza ed opposizione insieme ma questo è stato un pacchetto d’attacco e di difesa. E’ nato perché parliamo di problematiche serie ed importanti, di diritti dei cittadini rispetto ai quali bisogna essere seri e responsabili. Una questione, la sanità, che nel Sannio ha anche lasciato qualche strascico polemico ma è necessario capire, far emergere le verità e se è il caso denunciare quello che non va. Certo è che questa vicenda mi ha portato vicino ai dirigenti De Stefano, Lanzetta con i quali abbiamo collaborato per addivenire ad una sintesi tecnica. Noi politici abbiamo l’obbligo di dare risposte ai cittadini, i dirigenti devono far quadrare i conti, si trovano a dover far fronte ad altre problematiche. Loro ci hanno dato una grossa mano. Per questo abbiamo portato a casa un risultato soddisfacente. Come parte politica meno perché avremmo voluto avere restrizioni sulle consulenze ma avevamo in questo momento un bambino da far nascere e quindi non potevamo assolutamente distogliere l’attenzione su questo punto. C’è stata capacità e volontà da parte di maggioranza e opposizione di lavorare insieme”.
Colasanto non manca di rimarcare “i momenti di grossa crisi che hanno visto all’interno della stessa maggioranza e dell’opposizione in Consiglio regionale forti contrapposizioni. Ma se poi non fosse giunta la sintesi sarebbe arrivato il commissariamento della sanità. Noi certo abbiamo rinunciato ad alcune cose, allo scontro frontale sui problemi etici, ma abbiamo blindato il Sannio”.
E ancora: “Riunioni su riunioni perché il problema era anche sensibilizzare gli altri essendo noi una esigua minoranza. Noi sanniti abbiamo lavorato insieme. Abbiamo sperimentato questo risultato: dopo 50 anni l’ospedale di San Bartolomeo è una realtà. La questione importantissima è l’eliporto che in pochi secondi potrà dare speranza rispetto a chi invece non ce l’ha fatta stroncato da un infarto, da una overdose, da un incidente su un campo di calcio…”.
E poi la chiosa: “Alcune pietre buone le abbiamo messe… Speriamo che Dio ce la mandi buona”.
Continua Mario Ascierto Della Ratta: “E’ stato difeso e rilanciato il nostro territorio. Una difesa e un rilancio per il quale, da tre anni, il sottoscritto e Colasanto si sono battuti e continueranno a battersi. Noi dell’opposizione abbiamo dato sostegno all’Udeur al fine di far valere insieme le ragioni del Sannio. Il tandem ha funzionato. Certo secondo me questo piano di rientro regionale non porterà i frutti sperati ma intanto per il Sannio abbiamo fatto la nostra parte”.
Insomma Lonardo (Udeur), Colasanto (Forza Italia – PdL), Errico (Udeur), Ascierto Della Ratta (An – PdL) insieme. Per la prima volta. Insieme per difendere il Sannio, per difendere i cittadini e un loro diritto. Oggi, forse, quei cittadini si sentono un po’ più vicini e rispettati.
da "IL SANNIO QUOTIDIANO" del 29/11/08