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San Bartolomeo in Galdo: sindacati contrari alla mobilità dei dipendenti comunali

La Casa Comunale

La Casa ComunaleLa Segreteria provinciale della Funzione Pubblica Cgil di Benevento rende pubblico quanto è stato stabilito in sede di trattativa sindacale presso il Comune di San Bartolomeo in Galdo. I segretari provinciali di Cgil, Cisl e Uil hanno ribadito il loro forte dissenso sulla delibera di Giunta Comunale n. 45 del 02/10/2009 con la quale si lascia intendere una rimodulazione della organizzazione di tutte le figure professionali dell’Ente.

“In tale atto – si legge in una nota – è marcatamente manifesta una sorta di mobilità relativa a 4 figure professionali di cui 2 di categoria C e 2 D, decurtando, di fatto, il proprio organico. Detto atto è inaccettabile e infondato e ne chiediamo la revoca in quanto la ‘giovane’ amministrazione dovrebbe sapere che per mettere in mobilità del personale occorrono opportuni presupposti come quello della verifica e dell’accertamento di un dissesto economico finanziario dell’Ente, cosa che invece rimane sottaciuta.

In tale contesto, ammesso che vi fosse mobilità, non si ravvisano comunque le condizioni per un risparmio di spesa relativamente al licenziamento del personale, poiché se anche tale azione fosse svolta senza ostacoli l’Amministrazione sarebbe poi obbligata a mantenere in vita le 4 figure in esubero sostenendo un esborso pari all’80% della retribuzione di ogni figura in esubero per ben 2 anni e senza usufruire del loro lavoro. Un’amministrazione attenta avrebbe invece individuato altre voci di spesa (che pure vi sono) su cui intervenire con i tagli, prima di puntare l’ascia sul personale in nome di un risparmio di cui non si intravede traccia per le motivazioni sopraindicate.

La proposta di esubero del personale, più che per ragioni economiche, appare in verità un atto di manifestazione di intolleranza (per motivi incomprensibili) verso il personale, e non compatibile alle scelte politico-amministrative di una compagine politica che in campagna elettorale aveva giurato trasparenza, collegialità e nuova visione della gestione della cosa pubblica, ignorando (pur conoscendole) le difficili condizioni in cui si sarebbero trovati a operare.

I problemi di San Bartolomeo in Galdo sono molteplici e richiedono un sostegno di natura politica e sociale che potrebbe portare a qualche risultato, pertanto le eventuali diatribe tra ‘Guelfi e Ghibellini’ appartengono alla storia, mentre oggi appaiono un vero e proprio ‘lusso’ se contestualizzate in una situazione di permanente difficoltà in cui versano gli Enti Locali in generale e il Comune di San Bartolomeo in particolare.

Prova di tale operazione di pura distrazione politica (intesa come deterrente) ne è il fatto che in realtà esistono circa 4 figure professionali naturalmente prossime al pensionamento, per cui risulta del tutto fuori luogo scaricare sul personale le responsabilità di un vero e proprio dissesto economico che però si tende a nascondere come polvere sotto il tappeto, non avendo né la capacità né la volontà di assumersi la responsabilità di scelte coraggiose e veramente utili alla collettività”.

da "ilQuaderno.it" del 30/11/2009

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