Panoramica di un tratto della circonvallazione (Antonio Guerra)‹‹Siamo principalmente grati all’on Fiorentino Sullo, che per primo finanziò i lavori, allorché nelle vesti di Ministro del LL.PP. onorò della sua visita il nostro Comune e a tutte le altre autorità che si sono interessate perché San Bartolomeo disponesse di una si importante arteria stradale››. Così si esprimeva Alfredo Del Re in un articolo comparso sul quotidiano Il Mattino di Napoli del 7 agosto 1969. L’articolo riferiva che finalmente, dopo tanti anni di lavori, era stata aperta al traffico la “variante panoramica” o “superstrada” che ‹‹costituisce quanto di meglio oggi può vantare il nostro paese in fatto di grandi opere di interesse generale››.
La variante (che a sentire le cronache locali pare fosse costata fino a quei tempi più di un miliardo di lire, ndr) attualmente si presenta molto ampia e scorrevole; è lunga quasi due chilometri e permette, a quanti percorrono la statale Appulo-Fortorina provenienti da Campobasso e Foggia, di evitare l’attraversamento del centro del nostro paese. Idem per quelli che provengono dal lato opposto, ovvero da Benevento.Da essa si gode la vista di un panorama mozzafiato: se da un lato rasenta tutta una parte dell’abitato, dall’altro si affaccia su una delle più suggestive zone della vallata del Fortore. (La circonvallazione emerge da un banco di nebbia – foto Luca De Siato)
Per la cronaca, nell’inverno del 1971 la circonvallazione fu colpita da numerose frane che interessarono la strada in più punti; un viadotto si abbassò sensibilmente tanto da richiederne lo sbarramento e da consigliare la completa chiusura del traffico, che rimase intransitabile per ben due anni. I lavori di ripristino iniziarono nel settembre del 1973 ed ebbero termine nell’estate del 1975, vale a dire dopo circa quattro anni dalla chiusura…Ma torniamo all’origine. E precisamente alla primavera del 1962, durante la III Legislatura (1958-1963), ai tempi del quarto governo Fanfani, quando l’onorevole Fiorentino Sullo (nato a Paternopoli, in provincia di Avellino, il 29 marzo 1921 e scomparso il 3 luglio 2000), in qualità di ministro dei Lavori pubblici fece visita al nostro paese. In piazza Garibaldi fu accolto festosamente dall’allora sindaco, l’avvocato Aldo Gabriele (rimasto in carica dal 9 gennaio 1961 al 22 dicembre 1964). Con la Giunta municipale al completo, e con le altre autorità tutte, tra due ali di folla plaudente sfilarono per corso Roma dirigendosi alla casa comunale. Si racconta che, lungo la strada, il ministro chiese ai presenti: ‹‹Che cosa volete che faccia per voi? Sono pronto a qualsiasi vostra richiesta››. E gli fu risposto:‹‹Vulimme a’ variante››. E variante fu, possiamo dire. Infatti, dopo contatti telefonici con il Ministero dei lavori pubblici, l’ordine di stanziare subito 500 milioni di lire per l’inizio dei lavori partì.