Cristo si è fermato ad Eboli, ma è partito da Gerusalemme. Nel suo viaggio verso Roma, Pietro, sbarcato a Brindisi, ha percorso la penisola verso nord. Passando da Lucera ha fondato la diocesi affidandone la cura a Basso. Leggenda o meno, è davvero probabile che Pietro sia passato dai Monti Dauni per recarsi a Roma.
La diocesi di Lucera probabilmente è destinata ad essere accorpata a Foggia. Da anni si parla di un accorpamento delle diocesi. Alcuni anni fa si ipotizzò un taglio del 50% delle sedi episcopali italiane, ma fortunatamente si recedette dall’infausto progetto.
La direzione che ha preso la chiesa italiana resta però, quella di una riorganizzazione territoriale delle diocesi, leggasi soppressioni e accorpamenti.
Si cerca di far ciò nel modo più indolore possibile. L’elezione di don Mimmo Battaglia, vescovo di Cerreto Sannita-Telese-Sant’Agata dei Goti, ad Arcivescovo di Napoli ha lasciato vacante tale diocesi. Finora non si è provveduto alla nomina di un nuovo vescovo e voci sussurrano che la sede episcopale suffraganea di Benevento, venga accorpata con la Metropolia.
Quello descritto è esemplificativo di ciò che potrebbe accadere a Lucera-Troia quando il vescovo Giuliano dovrà lasciare l’incarico per raggiunti limiti di età, fra 5 anni. Lucera – Troia suffraganea dell’Arcidiocesi di Foggia – Bovino, resterà vacante e verrà accorpata a quest’ultima.
Nel frattempo però, la diocesi di Lucera-Troia ricopre un posto importante nell’organizzazione ecclesiastica.
Due delle più importanti università della cristianità, hanno rettori che provengono da tale diocesi.
Mons. Antonio Pitta, chierichetto di don Michele Ricci e qualche volta dell’indimenticato don Clemente, è pro rettore della Pontificia Università Lateranense, e qualche giorno fa è stato nominato da Papa Francesco Consultore per la Congregazione per la Dottrina della Fede. Mons. Pitta, biblista di fama mondiale, considerato uno dei massimi esperti, se non il massimo esperto di San Paolo, tenne una conferenza a San Bartolomeo nel dicembre del 2015 in chiesa Nuova, invitato da don Clemente. Venne esclusivamente per compiacere il vecchio sacerdote a cui aveva servito messa. Ad ascoltarlo eravamo venti persone. Un’occasione persa per San Bartolomeo.
Fra Raffaele di Muro OFM Conv., è stato nominato preside della Pontificia Facoltà Teologica di San Bonaventura o Seraphicum. Il Seraphicum è l’Università ove si forma la maggior parte degli appartenenti alla famiglia francescana. Inoltre fra Raffaele è dal 2014 consultore presso la Congregazione per le Cause dei Santi.
Un po’ la sentiamo ancora nostra la diocesi di Lucera, di cui abbiamo fatto parte per oltre un secolo in seguito all’accorpamento della diocesi di Volturara e Monti Corvini ad inizio diciannovesimo secolo, per cui gioiamo con la città dei monti dauni per queste nomine così importanti.
Buon lavoro don Antonio, buon lavoro fra Raffaele.