Home Editoriali Cronache dall'Entroterra Il distretto sanitario che non c’è

Il distretto sanitario che non c’è

Riceviamo e pubblichiamo


Il depauperamento demografico delle zone interne trova nella Valfortore un ambiente ideale, le possibili cause, a parte quelle lavorative, sono certamente da addebitare ad una riduzione costante ed inesorabile dei servizi essenziali. Quelli sanitari in modo particolare che, pur essendo San Bartolomeo in Galdo sede istituzionale distrettuale, a causa del grave problema del collegamento, vengono sovente disattesi anteponendo, alle esigenze del cittadino, l’interesse degli addetti ai lavori (dipendenti, specialisti ASL), provenienti dal capoluogo provinciale e quindi più propensi a raggiungere sedi di facile accesso.

In questo modo assistiamo a tutta una serie di analisi volte a giustificare la centralità di una sede accessoria, quella di S. Marco dei Cavoti, situata a 10 minuti di ottima superstrada da Benevento, e obblighiamo le popolazioni periferiche della Valfortore vera ad una percorrenza di 60 chilometri (andata e ritorno) per poter fruire dei servizi sanitari, altrimenti disponibili solo a Benevento.

In questo grave momento epidemico le criticità sono maggiori e le distanze si allungano per i cittadini della Valfortore, sia per i tamponi, sicuramente più fruibili presso le sedi del distretto , sia per i vaccini che andavano fatti presso le sedi vaccinali periferiche già presenti e naturali di S. Bartolomeo, Morcone e Colle Sannita. Di contro OGGI tutti i cittadini sono costretti a raggiungere una sede complementare: quella di di S.Marco dei Cavoti… Ovviamente va ricordato che a S. Bartolomeo è già presente e funzionante la struttura di emergenza PSAUT, garanzia DI PRONTO INTERVENTO in caso di eventuali reazioni anafilattiche e la presenza di ambienti ampi e decorosi tali da garantire il distanziamento, non paragonabili certo a quelli della sede accessoria.

Assistiamo cosi’ sempre a decisioni poco comprensibili e inaccettabili per i cittadini della Valfortore . Confidiamo quindi in un intervento consono alle problematiche della zona da parte della direzione sanitaria dell’ASL. Tralasciamo in queste analisi i disservizi per il pagamento del ticket su prestazioni specialistiche e diagnostiche, relative al distretto di S. Bartolomeo, effettuato ancora presso le POSTE, il trasferimento di numerosi specialisti in sedi sempre più consone alle loro esigenze e non a quelle dei malati e per finire il funzionamento discontinuo della radiologia…

Carmine Donato Vinciguerra – Farmacista Territoriale –

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