Home Editoriali Territorio E così fu che Emiliano disse: “Da Foggia non si vola”

E così fu che Emiliano disse: “Da Foggia non si vola”

La distanza che separa Benevento da Salerno è di km 60,5. A piedi ci si impiegano circa 12 ore. In treno ci vogliono dalle 3 alle 4 ore. Da Benevento per andare a Salerno la gente che può usa, quale mezzo di locomozione, l’auto di proprietà.

Pochissimi, ma solo se costretti, usano il treno.

Applicando le leggi del mercato, la tratta ferroviaria Benevento – Salerno non verrà mai ammodernata perché non vi è richiesta, non vi è domanda di biglietti.

C’è qualcosa che stona in ciò che abbiamo scritto? Almeno un paio di cose.

Primo: il trasporto pubblico dovrebbe prescindere dalla convenienza economica, ma ormai non è più così e ce ne facciamo una ragione.

Secondo: se in macchina impiego poco meno di un’ora per coprire la tratta Benevento – Salerno, non sarò mai incentivato a prendere il treno ed allora mancherà sempre questa famosa domanda.

È ciò che leggiamo stamani sulla stampa locale riguardo all’Aeroporto di Foggia. La Regione Puglia non ha tutto questo interesse ad aprire le porte dello scalo della Capitanata. È vero, i lavori di ammodernamento per mettere in condizione lo scalo foggiano di far volare gli aerei sono stati fatti, ma alla luce delle dichiarazioni del Presidente Emiliano, ci sembrano siano stati funzionali a vincere le elezioni, non con volontà di sviluppo di una zona importante dell’Italia.

Che Foggia sia uno scalo avio-ferroviario fondamentale per l’Italia e l’Europa mediterranea lo sanno tutti. Lo sapevano anche gli Alleati durante la Seconda Guerra Mondiale che sottoposero la città di Foggia con il suo aeroporto e stazione ad un devastante bombardamento, per poi trasformare la Capitanata tutta in una base aerea fondamentale per vincere la guerra nel Sud Europa e Mediterraneo.

Eppure il Presidente Emiliano ieri a chi gli chiedeva delle sorti dello scalo foggiano rispondeva quasi piccato che se non ci sarà domanda da Foggia non si volerà. A chi gli faceva notare che se non ci sono voli, la domanda non ci sarà mai egli rispondeva con un’altra perla: “Le compagnie hanno i loro uffici che fanno le loro indagini di mercato e sanno benissimo quando c’è e quando non c’è”.

Sappiamo bene, perché non mancano gli esempi (vedi aeroporti di Crotone e Forlì), che le compagnie, soprattutto quelle low cost, hanno interesse a volare nei piccoli scali solo se incentivati economicamente dalla politica locale. Sarebbe stato meglio e più onesto intellettualmente se Emiliano avesse detto che la Regione Puglia non ha intenzione di sovvenzionare nessuna compagnia.

Inoltre a termine dell’intervista ha pronunciato parole che pesano come macigni sulla futura operatività dello scalo foggiano: “Siete il  posto più vicino all’Europa, a Milano e Roma. E sono in pochi quelli che andrebbero in aeroplano a Roma”.

Emiliano forse non sa che per arrivare a Milano da Foggia ci vogliono dalle 6 ore se prendiamo l’unico Frecciarossa che parte da Foggia, alle 8 ore e mezza con un intercity.

Forse sarebbe meglio che il Presidente pugliese parlasse meno e lavorasse di più, anche per risolvere finalmente il problema ferroviario Termoli-Lesina permettendo un defluire più veloce dei treni. E per quanto riguarda Roma, siamo ancora in attesa della tanto sbandierata Alta Velocità Napoli – Bari.

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