Riportiamo l’articolo di Camillo Langone su’ Il Foglio in cui parla della giovane e promettente sanbartolomeana Rosa Evangelista:
“E’ l’erede di Costanza Miriano. Si chiama Rosa Evangelista (per davvero, non è uno pseudonimo), ha scritto “I santi hanno un cuore selvaggio” (Berica Editrice) e mi sembra abbia capito tutto: “Combatto strenuamente questa cosa che i cattolici non debbano essere moderni. Io credo che debbano essere oltre la modernità. La modernità è già passata”. Rosa è nata nel 2003, il sottotitolo recita infatti “Zibaldino spirituale di una 18enne” e un poco mi dispiace per Guido Damini, il goliarda cremonese che avevo appena proclamato mio più giovane maestro e che ora si trova anagraficamente superato da una ragazza di montagna: la mia nuova maestra abita a San Bartolomeo in Galdo, paesello tra Campania e Puglia, sullo stesso Appennino che Franco Arminio descrive come cimitero ventoso e dove invece è spuntata questa bella novità. Apologeta con l’eyeliner, mistica golosa e pratica, Rosa sottolinea la giovinezza dei suoi Santi di riferimento, Pier Giorgio Frassati, Gemma Galgani, Chiara Luce Badano, Santa Chiara che a diciott’anni fuggì di casa per farsi monaca e ovviamente la Madonna che partorì Gesù quando di anni ne aveva 16 o pure meno. Non prego affinché Rosa diventi Santa (quanto è esigente la santità potrebbe dircelo San Giuseppe che si festeggia oggi): prego che non perda mai il divino slancio, il suo entusiasmo corroborante.”.