Home Editoriali Politica Ruggiero e Agostinelli: c’eravamo tanto amati

Ruggiero e Agostinelli: c’eravamo tanto amati

Sembra ieri che il Ruggiero si spellava le mani ad applaudire i comizi di Agostinelli. Sembra ieri che tra risate si apprestavano al desco per consumare un pasto frugale dopo le fatiche comiziali.

Oggi gli amici di ieri sono avversari, domani forse, torneranno amici. In politica la categoria dell’amicizia ha valenza diversa da quella di noi comuni mortali.

Nell’attesa che tornino a remare nella stessa direzione, assistiamo, da impotenti spettatori, al loro duello rusticano.

Chiunque vinca, se mai ci sarà un vincitore, avrà comunque perso la Valfortore; perché il Divide et Impera non l’hanno inventato Mastella e Del Basso De Caro a Benevento, ma qualcuno molti secoli prima.

E mentre la Valfortore procede in ordine sparso, con personaggi che affermano: “Io sono di Cefa, io di Cristo, io di Apollo ed io di Paolo”, sul versante dei Monti Dauni, 29 sindaci si uniscono, lasciando da parte l’appartenenza politica, per chiedere all’unisono al Governo e alla Regione una nuova forma di sviluppo.

Ed Emiliano risponde: ““Chi è maggiormente in difficoltà, ma si dà da fare per uscirne – ha aggiunto Emiliano -, viene premiato dalla Regione Puglia con i finanziamenti e con il supporto progettuale. Se qui ci saranno più scuole, più formazione, più banda larga, meno dissesto idrogeologico e più valorizzazione turistica del territorio, il processo si sblocca. Perché altrimenti si rischia di assistere ad una specie di museizzazione dei Monti Dauni quando, invece, è necessario che diventino beni dinamici, che producano reddito e l’area cresca con l’aiuto dell’intera Italia. I soldi, dunque, vanno spesi in fretta e bene, con la prospettiva di aiutare l’economia a crescere e qualche volta persino a nascere”.

Chissa, forse un pensierino per tornare a casa dovremmo davvero farlo.

https://www.foggiatoday.it/economia/regione-puglia-assemblea-sindaci-monti-dauni.html

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