Le parole di Mastella riportate da’ Il Mattino del 27 giugno 2023 recitano così: «Bisogna trovare le modalità per arginare le difficoltà. Il Collegio dei sindaci prende visione dell’atto aziendale di Rummo e Asl ma il parere espresso non è vincolante. Bisogna trovare un modo per conciliare le esigenze e tener conto che, per esempio, gli anestesisti mancano ovunque. La demedicalizzazione delle ambulanze non deve creare incertezze tra i cittadini, perché gli infermieri sono laureati e in grado di far fronte alle emergenze. Inoltre, i pazienti di San Bartolomeo in Galdo, che sono ai confini con la Puglia e con il Molise, possono usufruire anche delle ambulanze di quelle regioni».
Sarebbe doveroso ricordarsi di tali parole il prossimo anno, quando Mastella verrà a chiedere i voti per le elezioni Europee e dirgli di andare a cercare i consensi in Puglia e Molise, ma tant’è, Clemente nella sua cinquantennale carriera ha dimostrato di non aver nulla da invidiare all’araba fenice e sicuramente un pugno di voti li racimolerà anche nel 2024.
La demedicalizzazione dell’ambulanza del 118 è un colpo durissimo alle zone interne quale il Fortore. Il medico scende dall’ambulanza e verrà sostituito da un’auto medicalizzata che in caso di codice rosso dovrà partire da San Marco dei Cavoti per raggiungere SBiG. Secondo Google da San Marco a SBiG si impiegano 36 minuti, in emergenza il tempo di percorrenza potrà essere ridotto a 30 minuti, nel caso di un infartuato 30 minuti sono un’eternità, ma niente panico, perché come candidamente afferma il Clemente nazionale gli infermieri sono laureati e in grado di far fronte alle emergenze, e probabilmente avrà anche ragione, ma se in Italia esistono due corsi di laurea distinti e anni di studio in più per diventare medici, forse un minimo di differenza ci sarà. Però, ribadiamo che Clemente ha ragione, in emergenza va bene anche un boy scout che sa far funzionare il defibrillatore (https://www.lastampa.it/cronaca/2023/07/11/news/alessandro_dioni_infarto_salvataggio-12934560/), ma a noi non verrà mai in mente di farlo salire sull’ambulanza per prestarci soccorso, e poi la domanda è sempre quella: perché noi del Fortore da 150 anni siamo sempre in emergenza?
Un medico sull’ambulanza nel Fortore dovrebbe essere mantenuto, oppure bisogna prendere in seria considerazione ciò che dice Mastella e pensare di passare in Puglia, meno in Molise, la Sanità molisana non sta attraversando un momento felice. In Puglia su alcune ambulanze non c’è il medico, ma tutti i paesi sono raggiungibili dall’auto medica in un tempo che va dai 10 ai 20 minuti, in caso di codice rosso, dal nosocomio della Capitanata si alza in volo l’elicottero che in 5 minuti atterra nei paesi dell’appennino dauno e nell’elicottero vi è anche un rianimatore. Forse è questa la riorganizzazione che era nella mente dei dirigenti sanitari regionali campani, ma se lo era, il risultato è alquanto diverso e peggiorativo del piano sanitario precedente, o almeno a noi sembra peggiorativo, perché sentendo le dichiarazione di Volpe dell’ASL Benevento 1, non c’è stato rimaneggiamento, ma uno spostamento di un medico su un’automedica e perciò a parer di Volpe, è stata potenziata l’emergenza in questa zona (https://www.anteprima24.it/benevento/fortore-salute-ferella-soluzioni-volpe/). Insomma hanno tolto il medico dall’ambulanza e dobbiamo anche ringraziare.
Cormano consigliere, prima di maggioranza, ora di opposizione, al comune di Baselice afferma il contrario riferendosi ad un grave incidente occorso ad un giovane centauro in Valfortore in agro di Foiano. Dopo l’incidente, è arrivata dopo 8-10 minuti l’ambulanza demedicalizzata, l’infermiere di turno ha chiesto l’intervento del medico perché non avevano i compiti per gestire quell’emergenza, nonostante Clemente dica che “gli infermieri sono laureati e in grado di far fronte alle emergenze”, dopo circa venti minuti è arrivata l’ambulanza di San Marco dei Cavoti, hanno dovuto richiedere la rianimativa da Benevento e la rianimativa si fermava a San Marco, per ribadirlo, la rianimativa non arriva neanche nel Fortore https://www.anteprima24.it/benevento/sanita-fortore-protesta-cittadini-aula/
Secondo Cormano c’è il serio rischio di arrivare in ospedale con un codice rosso anche dopo due ore e ciò è inammissibile.
Se lo stesso incidente fosse capitato a Roseto Valfortore, ciòè a pochissimi chilometri da dove è avvenuto l’impatto, sarebbe arrivata l’ambulanza demedicalizzata e l’infermiere accortosi della gravità del caso, avrebbe allertato l’elisoccorso di Foggia con rianimatore a bordo che dopo 5-10 minuti sarebbe arrivato al campo sportivo di Roseto. Al massimo in 30 minuti l’incidentato sarebbe stato trasportato al nosocomio della Capitanata.
E forse ha ragione Clemente, cosa aspettiamo a tornare a casa con Foggia, in fondo noi a Benevento siamo sempre stati visti come un problema o al massimo nei casi migliori come un bacino di voti facili.
Infine un argomento anche frivolo rispetto all’emergenza sanitaria, ma emblematico per supportare il passaggio in Capitanata.
Le Pro loco in Campania ricevono pochissimi fondi dalla regione, negli ultimi due anni la Pro Loco di SBiG non ha visto un centesimo, in Puglia il Dipartimento Turismo Economia della Cultura e Valorizzazione del Territorio è più largo di mani.