Che non ci fosse una linea chiara su come effettuare i lavori a Badricc, era evidente fin da quando sono iniziati i lavori stessi. In un ormai storico comizio del 2022 il sindaco Agostinelli parlò di ripristino della pavimentazione esistente, quel selciato povero che ha svolto il suo lavoro in modo efficiente e dignitoso per circa 8 decenni. Cominciati i lavori, al nostro chieder lumi a tutti gli attori in merito al ripristino di Badricc, ricevevamo risposte diverse a seconda dell’interlocutore. C’era chi diceva che avrebbero riposizionato le vecchie pietre, chi i sanpietrini, qualche burlone parlava di asfalto, ed infine si è convenuto sulla lavica nera, per “uniformare”.
Una lingua nera che spacca il quartiere da sud-ovest a nord-est per circa 300 metri, un taglio di Fontana ma, senza velleità di opera d’arte, sembra più un de profundis.
E poi ci sono gli imprevisti, che forse tanto imprevisti non sono se si fosse prestata attenzione alla fragilità e alla morfologia del quartiere.
Ne evidenziamo un paio, così, giusto per non infierire sia su chi i lavori li fa, sia su chi i lavori li subisce. D’altra parte, quando non puoi opporre nulla alle storture, l’unica cosa da fare è la resa.
Non si è potuto ripristinare il piano stradale alla stessa altezza precedente, poiché la costruzione del massetto e la pavimentazione lo hanno alzato di circa 15 centimetri. Ci dicono che non si è potuto agire diversamente perché la linea per il metano e dell’acquedotto erano in superficie. Una domanda ingenua nella sua formulazione: non si potevano interrare così da mantenere inalterato il livello stradale? Ci troviamo con l’ultimo gradino dei vicoli che intersecano la strada principale con un’alzata che da 30 centimetri, già alta di per sé, la legge prevede un’alzata che va dai 15 ai 20 cm, arriva a 45 cm. Non un gradino, ma un muro. Supponiamo o speriamo che si ovvierà all’inconveniente con l’aggiunta di un nuovo gradino.
Tra la strada ed il parcheggio ci ritroviamo con una discrepanza altimetrica di circa 15 centimetri. Inizialmente sembrava volessero lasciare inalterato il parcheggio pavimentato con le betonelle di cemento, eppur si era parlato di uniformare, ora si vocifera di riportarlo all’altezza del piano stradale e lastricarlo con la lavica nera.
“Chi vivrà vedrà” cantava l’indimenticato Rino Gaetano nella sua fortunatissima “Gianna”.
A Badricc si è inaugurato un nuovo metodo nello svolgimento dei lavori pubblici, il “metodo spannometrico”.
Ad Maiora Ariadeno