Ringraziamo una nuova volontaria che ha indicizzato il 1829 e provvediamo a pubblicarlo nel nostro progetto “Antenati”.
Poche considerazioni riguardo al 1829 a SBiG. Il paese iniziava a svilupparsi sempre più fuori porta San Vito. Moltissime sono le nuove abitazioni costruite in strada “convento” più o meno l’odierna via San Francesco, compreso il palazzo dei nuovi benestanti Catalano.
I dati riguardano esclusivamente il 1829 e sono dedotti dai mestieri che svolgevano i genitori dei bambini nati in quell’anno.
La maggior parte sono contadini, che però vivevano quasi tutti in paese. Abbiamo 4 calzolai: I fratelli Di Palma, Boffa e Brita Giovanni.
Tra le famiglie proprietarie troviamo i Braca, i Vadurro, i Pannone ed i Tomasini. A loro si aggiunge Don Michele Catalano che da viaticali diventano benestanti.
Le forze dell’ordine annoverano il brigadiere Luigi Salicati. Troviamo un pastore: Domenico Petta.
Poi le famiglie storiche di fabbricatori: La Vecchia e Rea. Come anche i maniscalchi mastri ferrai: Sanginario, Scrocca e Iervolino.
Incontriamo l’agrimensore Ignazio Saccone, bisnonno del futuro padrone del paese l’avv. Ignazio Saccone.
Giuseppe Guarini era un fattore, non sappiamo di quale famiglia, anche se è facile immaginarlo. Abbiamo incontrato due medici: i dottori Giuseppe Ziccardi e Vincenzantonio D’Andrea. Un macellaio Giuseppe Masuccio, un sartore: Pasquale Manginella, un dottore in legge Donato Colabelli.
Quando la musica riceveva la giusta mercede era organaro don Antonio Codirenzi ed infine a San Bartolomeo nel 1829 esisteva una ruota degli esposti, che in quell’anno accolse tre piccolissimi fanciulli: Benedetta Luisa, Orsola Botta, Raffaela Forcina.