San Bartolomeo in Galdo. Fanno il pieno di carburante e, poi, rapinano il padre del gestore dello stesso impianto, che in quel momento era in servizio, dellâintero incasso della giornata.
à accaduto ieri pomeriggio sulla ex statale 369 a circa un chilometro dal centro abitato di San Bartolomeo in Galdo, in direzione di Foggia. Ad agire sono stati due giovani con il viso scoperto. à stato preso di mira lâimpianto di distribuzione di carburante della Erg gestito dal ventottenne Leonardo Apicella, residente nello stesso centro fortorino. Al momento della rapina, però, era impegnato nella distributore il padre, il sessantenne Salvatore. Questa la dinamica dellâaccaduto. Proprio quando il piazzale del distributore era deserto, è arrivata una Fiat Punto bianca con a bordo due giovani. Hanno accostato lâutilitaria al distributore automatico e hanno fatto il pieno. Poi, al momento di ripartire sono entrati in azione. Con una scusa si sono avvicinati a Salvatore Apicella e, allâimprovviso, uno dei due ha estratto una pistola puntandola contro lâanziano uomo, intimando di consegnare lâintero incasso della giornata. Salvatore Apicella, per evitare ben altre e drammatiche conseguenze, ha ubbidito ai due rapinatori consegnando, appunto, ai due giovani il portafogli contenente circa cento euro e anche il telefonino. I due rapinatori hanno svuotato il portafogli del denaro restituendolo al proprietario. Poi, la fuga non prima di aver rinchiuso lâApicella allâinterno del chiosco annesso allo stesso distributore di carburanti. La Fiat Punto si è, quindi, velocemente allontanata in direzione del capoluogo pugliese. Lâuomo è stato liberato dallo stesso figlio. Quando è stato dato lâallarme erano già trascorsi diversi minuti, il tempo necessario ai due rapinatori di abbandonare la zona. Infatti, nonostante i posti di blocco istituiti dai carabinieri della Compagnia di San Bartolomeo in Galdo, nessuna traccia della Fiat Punto. Alcuni mesi fa, lo stesso distributore fu oggetto di un tentativo di furto in piena notte. In quella occasione alcuni ignoti tentarono vanamente di forzare la piccola cassaforte che custodisce il danaro utilizzato per il distributore self-service.
da “Il Mattino”