Minicozzi è a Napoli, dove ieri a incontrato l’assessore regionale alle Attività produttive Andrea Cozzolino per discutere di possibili investimenti in Campania nell’aerospazio. Con lui, i responsabili di altre tre società del paese nordamericano, che nel complesso fatturano 350 milioni di dollari e danno lavoro a 2.000 persone. “Siamo venuti in Italia altre volte, ma ora le opportunità di investimento sono più concrete. Cozzolino ci ha quasi convinti”, spiega Minicozzi in un italiano quasi senza inflessioni. Nato nel centro sannita ai confini con la Puglia, ed emigrato in Belgio a dieci anni, Minicozzi si è trasferito nel 1954 a Montreal con in tasca un diploma di scuola tecnica. In Quebec ha cominciato dal basso, come dipendente di una azienda produttrice di utensili, di cui ha assunto in pochi anni un ruolo direttivo. “Poi ho deciso di mettermi in proprio –racconta- e ho fondato la mia azienda. Ero il più giovane imprenditore di Montreal e anche l’unico operaio della mia impresa”. Oggi la Minicut, da 5 anni presieduta da Ed Minicuzzi, figlio di Alfonso, produce strumenti di alta precisione per le industrie aerospaziali e metallurgiche, conta 100 dipendenti e fattura tra i 10 e i 20 milioni di dollari l’anno. Il Canada gli ha dato il successo, ma Minicozzi ha mantenuto un forte legame con la sua terra d’origine: “La possibilità di investire in Campania mi dà gioia”.
Marco Toriello Il Mattino 11 settembre 2007