Attraverso azioni di coinvolgimento, l’evento vuole essere anche un momento di promozione del territorio e della sua cultura. Per una settimana, grazie a studiosi e ricercatori, sarà messo in rete il patrimonio culturale del comune e dell’intera area del Fortore. L’evento dovrebbe svolgersi a luglio. Il programma giornaliero prevede incontri, dibattiti e seminari, mentre le serate saranno animate da feste in piazza con spettacoli e musica popolare. Per il quarto anno consecutivo, dunque, San Bartolomeo in Galdo parteciperà all’evento che coinvolge le province di Foggia e Benevento. Un’esperienza iniziata nel 2010. “Tre anni fa scegliemmo, insieme al territorio, – si legge nel progetto presentato quest’anno dall’Università itinerante della cultura popolare – di organizzare un campus scuola per la cultura popolare, proprio nel Fortore, un territorio al confine. Costruire legami tra territori, ascoltare il locale attraverso una Rete nazionale, collegare tradizioni, luoghi e persone; fare tutto ciò in un territorio fuori dalle grandi mete turistiche, ma che ha bisogno di essere cercato, ascoltato ed animato. Il Fortore segna il confine di una vasta area che tocca le province di Foggia, Campobasso e Benevento, unita da culture, tradizioni, storia e un ambiente unico, con un fiume che si snoda lungo un percorso ideale di 110 km. Un luogo equidistante da molti centri che conservano ancora riti e feste di una cultura popolare viva. Così era nata l’idea di una vera e propria Università dell’esperienza per il Fortore. Partendo dall’esperienza di questi ultimi tre anni di attività, per il 2013, abbiamo immaginato un percorso formativo, strettamente connesso con il territorio, che attivi azioni di coinvolgimento dello stesso, tramite la promozione”.
fonte: Ottopagine Benevento