Nell’alta Valfortore beneventana risponde “PRESENTE” all’appello fibra ottica solo il comune di Foiano di Valfortore.
La firma della convenzione segue l’Accordo di programma siglato nelle scorse settimane tra Ministero dello sviluppo economico e Regione finalizzato a dotare l’intero territorio campano d’una infrastruttura interamente in fibra ottica…
La Campania prosegue nella marcia verso la piena e democratica digitalizzazione del Paese. Con la firma della convenzione Infratel da parte della giunta comunale di Ariano Irpino, guidata dal sindaco Domenico Gambacorta, è stato infatti aggiunto un altro tassello all’elenco delle amministrazioni campane pronte ad assicurare ai loro cittadini connessioni a Internet veloci e a prova di futuro attraverso una rete a banda ultra larga.
La firma della convenzione segue l’Accordo di programma siglato nelle scorse settimane tra Ministero dello sviluppo economico e Regione finalizzato a dotare l’intero territorio campano d’una infrastruttura interamente in fibra ottica.
Il passaggio della convenzione è perciò propedeutico all’avvio della progettazione esecutiva da parte di Open Fiber, l’azienda aggiudicatrice dell’apposito bando Infratel per il cablaggio delle “aree bianche”, così come definite dal Mise. Una volta realizzata l’infrastruttura, a Open Fiber spetterà il ruolo di concessionaria per 20 anni.
Al momento hanno dato via libera alla convenzione Infratel 130 amministrazioni comunali. Ecco l’elenco:
Sant’Anastasia, Giugliano in Campania, Meta, Cimitile, Serra Fontana, Liveri (provincia di Napoli); Sala Consilina, Baronissi, Mercato San Severino, Montesano sulla Marcellana, Ispani, Felitto, Bellosguardo, Bellizzi, San Rufo, San Cipriano Picentino, Monteforte Cilento, Sicignano degli Alburni, Altavilla Silentina, Montecorice, San Giovanni a Piro, Padula, Teggiano, Conca dei Marini, Ceraso, Buonabitacolo, Giungano, Laureana Cilento, Palomonte, Piaggine, Cuccaro Vetere, Bracigliano, Atena Lucana, Pertosa, Morigerati, Giffoni Sei Casali, Ogliastro Cilento, Gioi, Moio della Civitella, Praiano, Scala, San Mauro la Bruca, Roccadaspide, Romagnano al Monte, Sanza, Trentinara, Serramezzana, Salvitelle, Sacco, Rofrano, San Valentino Torio, Sant’Arsenio, Sassano, Vibonati, Torchiara, Casalbuono e Celle di Bulgheria (provincia di Salerno); Avellino (nell’elenco del Mise anche in numerosi capoluoghi di provincia e altri popolati centri urbani sono presenti sia “aree a successo di mercato” che “aree bianche” o “a fallimento di mercato”), Pietradefusi, Cassano Irpino, Orta di Atella, Torre Le Nocelle, Frigento, Sant’Angelo dei Lombardi, Guardia Lombardi, San Martino Valle Caudina, Aiello del Sabato, Contrada, San Michele di Serino, Santo Stefano del Sole, Lacedonia, Bonito, Bagnoli Irpino, Castelfranci, Luogosano, Andretta, Rocca San Felice, Santa Lucia di Serino, Serino, Vallesaccarda, Summonte, Vallata, Torella dei Lombardi, Villamaina, Torrioni, Volturara Irpina, Casalbore, Montaguto, Zungoli, Sant’Andrea di Conza, Teora, Carife e Ariano Irpino (provincia di Avellino); Montesarchio, San Giorgio La Molara, Melizzano, Apollosa, Durazzano, Forchia, Tocco Caudio, Dugenta, Cerreto Sannita, Puglianello, Reino, Cautano, Torrecuso, Foiano di Val Fortore, Paolisi, Santa Croce del Sannio, Sassinoro, Pietrelcina, Pontelandolfo, Castelvenere, Solopaca, Telese Terme, Campoli del Monte Taburno e Buonalbergo (provincia di Benevento); Rocca d’Evandro, Piedimonte Matese, Gioia Sannitica, Pontelatone, Castel di Sasso, Santa Maria la Fossa, Pietravairano, Galluccio, Marzano Appio, Tora e Piccilli, Roccaromana, Vitulazio e Mignano Monte Lungo (provincia di Caserta).
Fonte: ottopagine.it