L’ospedale Civile di Brescia si è organizzato con tendostrutture fornite dalla Protezione Civile per smistare i pazienti con sintomi febbrili e valutarne i parametri clinici.
L’ospedale di Cremona ha attuato la stessa procedura.
Treviso, Latina, Belluno, Battipaglia e decine di altri nosocomi si stanno attrezzando alla stessa maniera.
Per ora le tendostrutture servono quale misura precauzionale, vi si svolge un pre triage per i pazienti che manifestano sintomi riconducibili alla malattia. Ma se l’epidemia dovesse continuare ad espandersi, i letti negli ospedali finiranno e sarà necessario allestirli dentro le tendostrutture stesse.
Noi abbiamo un mausoleo vuoto, potremmo attrezzarne un piano ed isolarlo dal resto della struttura e dedicarlo a questa emergenza. Costituire un presidio medico formato all’epidemia e nella stessa struttura adibire posti letto per somministrare le cure del caso. Non saremmo costretti a portare i nostri malati nelle intasate strutture provinciali.
C’è anche un’altra possibilità, che il coronavirus ci risparmi, ed è quello che ci auguriamo tutti, ma se dovesse arrivare, perché non farsi trovare pronti?