Che San Bartolomeo stia attraversando da qualche anno una grave crisi demografica è sotto gli occhi di tutti. Nei primi 8 mesi del 2022 il paese perde ben 44 abitanti, scendendo a 4359, ma cosa che fa ben più preoccupare sono le 12 nascite, che non garantirebbero nemmeno il mantenimento delle scuole.
Baselice perde 16 abitanti, attestandosi a 2079, 6 nascite in 8 mesi non sono un dato incoraggiante.
Foiano s’era sempre distinto per la resistenza “dura” allo spopolamento, ma nei primi 8 mesi del 2022 perde 14 abitanti, 1320, facendo registrare 5 nascite.
Castelvetere in Valfortore continua la sua inesorabile discesa. Perde 20 abitanti, scendendo ampiamente sotto i 1000 abitanti e fermandosi per ora a 989, nel borgo vi è stata una sola nascita.
Molinara perde 12 abitanti registrando un 1437, con 5 nascite.
Montefalcone perde ben 25 abitanti fermandosi a 1300 e registrando 3 nascite.
Tufara Valfortore perde 9 abitanti segnando un 786, con 2 nascite.
San Marco dei Cavoti perde 25 abitanti scendendo sotto i 3000 abitanti e fermandosi a 2987, buon dato sono le 13 nascite.
I Monti Dauni reggono leggermente meglio del Fortore sannita.
Alberona registra 5 nascite e non perde abitanti, fermo a 843.
Biccari fa registrare un +15 portando il paese a 2642 abitanti. Buon dato sono le 8 nascite.
Roseto Valfortore si attesta a 969 abitanti perdendone 9 e facendo registrare 3 nascite.
San Marco la Catola perde 10 abitanti fermandosi a 876, con 4 nascite.
Volturino insieme con Biccari è l’unico paese a far registrare un segno positivo +4 salendo a 1555 abitanti e ben 10 nascite.
Infine Volturara fa segnare uno 0 nella casella nascite e un -12 che lo porta a 378.
In conclusione si salvano Biccari e Volturino, la Daunia regge meglio del Fortore. San Bartolomeo perde 44 abitanti, ed essendo più grande di San Marco dei Cavoti il dato può essere congruo, meno è il dato delle nascite 13 a San Marco 12 a San Bartolomeo e ciò la dice lunga sull’inverno demografico calato sul nostro paese, che giocoforza si produce anche in una crisi sociale di cui non si aveva memoria nel borgo. Avremo un miglioramento? A leggere “La trappola delle culle” di Cifoni e Pirone la risposta è NO.