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Indicizzato il 1814 a SBiG

 

Il Giubileo di San Bartolomeo si avvicina, il 2027 è dietro l’angolo e noi procediamo molto lentamente con la digitalizzazione e indicizzazione, così da renderla fruibile a tutti, della sua storia.

Siamo ancora ai battesimi del nostro parzialissimo progetto. Oggi pubblichiamo il 1814.

La dominazione francese era agli sgoccioli nel Regno di Napoli e anche a San Bartolomeo gli ideali di Liberté, Egalité, Fraternité avevano fatto breccia tra chi aspirava all’uguaglianza dei diritti, tanto che troviamo il giovane Giacomo D’Arrisso arruolato nell’esercito murattiano.

Incontriamo Francesco Prisco di anni 26, un libitinario, un arcaico impresario di pompe funebri, che deriva il nome dalla dea Libitinia, nell’antica mitologia romana era la dea dei funerali.

Chi voleva mangiare maccaroni si rivolgeva al maccaronaro Boffa Giambattista.

Nelle chiese non c’erano i cori dei volontari canori, ma un signor organaro con tanto di stipendio, a San Bartolomeo nel 1814 c’era il Maestro don Antonio Codirenzi.

Se qualcuno aveva bisogno di spostarsi dal paese e non aveva mezzi di trasporto, si affidava al vetturino Domenico Petrillo.

Erano tempi in cui non si viaggiava e chi veniva assegnato per lavoro in queste lande, vi trovava casa, come il Cancelliere del Giudice di Pace don Giuseppe Stefanizzi.

Esistevano anche donne che svolgevano il più antico mestiere del mondo e capitava a volte che rimanessero in stato interessante, nel 1814 capitò ad A.A. che mise al mondo un bel bambino a cui diede il nome di Francesco.

Francesco Mossuto svolgeva l’importante mestiere di cretaiolo, necessario per qualsiasi tipo di recipiente, il Nobel Natta ed il suo polipropilene erano lontani dal nascere e il mondo era più pulito e più sano.

Se una famiglia del ramo dei Catalano stava spiccando il volo verso l’egemonia del paese, altri parenti continuavano a lavorare come viaticali (trasportatori, in genere di granaglie), nel 1814 incontriamo le famiglie di Francesco e Donato Catalano.

Le famiglie dei sartori erano i Braca, i Pizzi e i Putignano, e troviamo le famiglie, rispettivamente di Giovanni, Michelangiolo e Gaetano.

Incontriamo il dottor Fisico Giuseppe Colatruglio futuro sindaco del paese, il Decurione (consigliere comunale) Urbano Ziccardi. Le famiglie La Vecchia, Passaro, Santagata e Spallone erano fabbricatori. Incontriamo tre medici: Luigi Fiorillo, Pasquale D’Onofrio (Dott. Chirurgo) e Ottavio Capuani.

Infine troviamo il dott. Giuseppe Gisoldi, Speziale di Medicina (Farmacista) avo degli odierni Gisoldi proprietari della farmacia. Non c’è continuità tra il Giuseppe del 1814 e i Gisoldi odierni, ma questa è un’altra storia.

A San Bartolomeo nel 1814 esisteva una ruota degli esposti, che fortunatamente in quell’anno accolse solo un bimbo chiamato successivamente Gaetano Frasca.

Se Gaetano fu lasciato nella ruota, Maria Lucia Lorenza (nome attribuitole poscia), fu abbandonata davanti la taverna comunale e alle 11:00 p.m fu trovata da Pasquale Catalano, tavernaro, che si apprestava a chiudere il locale.

Unica nel 1814, ma frequente in quegli anni la storia del trovatello Nicola Domenico. Un contadino Michele Gallo di anni 34 era in casa e si accingeva ad andare a letto. All’incirca alle ore 7, fu chiamato alla porta da “persona ch’egli non ha conosciuto” e tal persona gli disse: “Michele pigliati questo figlio della Madonna”. Michele sentì il vagito di un bambino ed aprì la porta, l’uomo non c’era più, ma trovò un fagotto avvolto in un telone, fasce e cenci che prese con sé ed il mattino seguente presentò il bambino dell’età apparente di 20 giorni al comune per la registrazione. Il bambino non aveva alcun segno di riconoscimento, ma con sé c’era un biglietto che recitava: “Il presente Proietto è stato battezzato in Chiesa con ogni solennità e si chiama Nicola Domenico”.

Al piccolo Nicola Domenico fu dato il cognome Amerena. Non abbiamo ricostruito la storia del piccolo Nicola Domenico, ma è molto probabile che sia il capostipite degli odierni Amerena.

Alla pubblicazione del prossimo anno.

Ad Maiora Ariadeno

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