Le opere naturalistiche, individuate nell’azienda agricola del sig. Pasquale Luciano in contrada “Coste Lanterne”, nel territorio di Baselice (provincia di Benevento), su progetto del geom. Sergio Colucci, sono state inaugurate dal Presidente della Comunità Montana del Fortore, Zaccaria Spina, e dell’assessore all’ambiente Giuseppe Ruggiero. Alla cerimonia hanno partecipato la scuola media di Baselice con 76 alunni e i loro insegnanti nonché le guide naturalistiche “laureate” dal Life.
L’invaso è stato ideato per permettere la sopravvivenza di alcune specie di anfibi durante i periodi di magra, poiché la sua particolare struttura consentirà il mantenimento di un livello minimo di acqua anche in situazioni di forte criticità ambientale come ad esempio prolungati periodi di siccità. L’intervento ha lo scopo di salvaguardare animali della famiglia dei Tritoni (Triturus Italicus, Triturus Carnifex) e l’Ululone dal ventre giallo (Bombina Variegata) che, a causa del prosciugamento prematuro degli invasi naturali, non riescono a completare il ciclo riproduttivo.
Un carnaio servirà invece ad incrementare la presenza di rapaci, nello specifico il Nibbio Reale (Milvus Milvus) e il Nibbio Bruno (Milvus Migrans), ormai rari nella zona a causa di un habitat sempre meno favorevole ed ad una scarsa reperibilità di cibo. La struttura, costituita da un recinto quadrato e da un piccolo capanno di osservazione, servirà ad alimentare e attirare i volatili nell’area dando loro la possibilità di cibarsi. Per raggiungere gli obiettivi del progetto, è stato realizzato un invaso in terra battuta, di forma irregolare con una superficie di circa 1000 mq, ed una profondità massima di mt. 1,5, all’interno del quale è stata collocata una cisterna realizzata in tubi di cemento del diametro di mt. 2,00, ed altezza di mt. 4,00 di cui mt. 3,00 interrata al di sotto del fondo dell’invaso. Contenitore che sarà adibito a riserva idrica nei periodi di secca. Ai margini dell’invaso è stata realizzata una recinzione in paletti di castagno per delimitare e proteggere l’area. Il progetto include anche un’area protetta – da adibire a carnaio – realizzata da una recinzione con rete metallica alta 2 metri, di forma quadrata con lati di lunghezza pari a 5 metri, munita di cancello in ferro con specchio in rete metallica, ad uso carrabile.
Il primo a trovare a casa è stato un raro esemplare di Nibbio Reale liberato dagli operatori dopo alcune cure. A fine cerimonia colazione con i prodotti tipici dell’azienda Luciano.
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