Tutto quello che è stato fatto perché gli italiani del Sud diventassero meridionali
Nella gioia dei festeggiamenti per l’Unità della Penisola, l’autore pugliese, scevro da ogni retorica risorgimentale, ci ricorda, o più spesso ci porta a conoscenza degli avvenimenti su cui si fonda l’Italia unita. Dopo aver letto il suo libro, ci poniamo alcune domande che finora non avremmo mai lontanamente pensato: Garibaldi ed i suoi Mille erano eroi o delinquenti assassini? A sentire il discorso del nizzardo, tenuto il 5 dicembre 1861, al parlamento piemontese, qualche dubbio ci viene. Così Garibaldi descrive quei giovani che la storia del risorgimento ci ha insegnato essere i migliori giovani dell’epoca, imbevuti degli ideali risorgimentali di Mazzini, Cattaneo e Pisacane: “Tutti generalmente di origine pessima e per lo più ladra; e tranne poche eccezioni con radici genealogiche nel letamaio della violenza e del delitto”; i briganti erano davvero la peggiore feccia della criminalità dell’epoca o partigiani? Perché il giacimento di gas metano più grande d’Europa, non ha portato nessun beneficio ai paesi del subappennino dauno?
Come sempre “est modus in rebus”, ma il libro di Pino Aprile ti aiuta a guardarle dalla parte degli sconfitti.