Un’approvazione dettata non solo dalla necessità di attivare i servizi a favore delle fasce più deboli, ma anche alla luce della nota inviata dal responsabile del settore sociale della Regione Campania, Antonio Oddati, nella quale si comunicava agli enti che in caso di mancato adempimento rispetto alla convenzione si sarebbero attivate “le procedure riguardanti l’esercizio dei poteri sostitutivi come previsto dall’art. 47 della legge 11/2007. “Una ratifica necessaria – come affermato dai consiglieri Catullo, Pacifico e Ricciardi – visto il grave momento socio-economico che le comunità locali vivono. Bisogna essere responsabili nei confronti delle fasce più deboli. Non possiamo non essere attenti ai bisogni dei minori che vivono condizioni disagiate, dei disabile e degli anziani”. Interventi condivisi dal consiglio che, quindi, ha ratificato la convenzione con l’astensione da parte del primo cittadino, Vincenzo Sangregorio. “Astensione dettata dalla coerenza” ha sottolineato il sindaco. “Un atto, quello approvato dal coordinamento che non ho mai condiviso, ma soprattutto, in questi mesi, non mi è piaciuto il comportamento di alcuni amministratori dell’ex B4, che fin dal primo incontro del 28 dicembre hanno avuto un atteggiamento di superiorità nei nostri confronti”. Il sindaco, dunque, si astiene e tiene fede anche al “patto” che in questi mesi lo ha visto al fianco dei colleghi Giuseppe Addabbo (Molinara) e Pio Antonio Morcone (Castelfranco). Per la cronaca, prima che i consiglieri arrivassero in aula, è arrivata la comunicazione di Addabbo e Morcone (evidentemente si voleva invitare il consiglio a bocciare lo schema di accordo) nella quale si faceva riferimento alle osservazioni presentate alla regione rispetto alla comunicazione di avvio del procedimento i sensi dell’art. 7, legge 241/90 per la mancata regolarizzazione inerente il Piano di Zona. Dopo il via libera dell’amministrazione di San Bartolomeo gli unici comuni che hanno bocciato la convenzione dell’Ambito B05 sono Castelfranco e Molinara. Prima che la seduta fosse sciolta, il consiglio ha rinviato la discussione e l’approvazione del PAS (Procedura Abilitativa Semplificata) per quanto concerne l’autorizzazione per la realizzazione di impianti di produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili.
Fonte: Ottopagine