A 60anni dalla “Marcia della Fame” che il 14 aprile del ’57 vide protagonisti i braccianti fortorini gli studenti del “Medi – Livatino” hanno messo in piedi due eventi per ricordare questo fatto storico.
Sabato 8 aprile alle ore 11.00 si terrà presso la Biblioteca comunale di San Bartolomeo in Galdo la conferenza stampa di presentazione dei due eventi che l’Istituto d’Istruzione Superiore “Medi-Livatino”ha organizzato per celebrare i 60annni della “Marcia della fame”.
Nell’ambito di un progetto scolastico finalizzato al recupero di questo importante, quanto drammatico avvenimento della storia sannita e fortrina, il prossimo 12 aprile, al Teatro comunale di San Bartolomeo in Galdo, con inizio alle ore 17,30, si terrà un convegno dal titolo: “La Marcia della Fame del 1957 e il fortore nel secondo dopoguerra”.
Interverranno come relatori Francesco Barbagallostorico, meridionalista, docente emerito di Storia contemporanea all’Università degli Studi “Federico II” di Napoli; Mario Pedicini, giornalista e storico, già Provveditore agli Studi di Benevento;Angelo Fuschetto, storico del Fortore; Antonio Bianco, giornalista e scrittore. Il convegno sarà introdotto dagli studenti del Liceo Scientifico “E. Medi”, che presenteranno al pubblico i risultati di una loro ricerca sul tema, e vedrà la partecipazione di due protagonisti di quella marcia: Pasquale Giantomaso, all’epoca segretario della Camera del lavoro di San Bartolomeo in Galdo e Giuseppa Mansueto, una delle tante donne che presero parte attiva a quella protesta.
Il 14 aprile, invece, si terrà un corteo che, partendo dal murale sito nei pressi del Convento di Santa Maria degli Angeli, raggiungerà l’Ospedale San Pio, dopo aver attraversato le vie principali del paese. La manifestazione avrà inizio alle ore 09,30 e si concluderà con alcuni brevi discorsi e con un’esibizione musicale degli allievi dell’Istituto Comprensivo “Leonardo Bianchi”.
“I due eventi – ha sottolineato la dirigente scolastica Maria Gaetana Ianzito– organizzati in collaborazione con diverse Associazioni del territorio, saranno un’occasione di riflessione e di approfondimento su un fatto che ha segnato profondamente la storia e l’anima delle nostre comunità. Ma al contempo serviranno a richiamare l’attenzione dell’opinione pubblica e delle autorità governative sui gravi problemi (sanità, viabilità, ambiente, spopolamento) che ancora affliggono questo nostro amato territorio”.
Fonte: ilquaderno.it