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domenica, 1 Giugno 2025

Il futuro ha un cuore antico

 

Il futuro ha un cuore antico

Ai poeti

Si guarda lo specchio

Per vedere la propria faccia,

le opere d’arte per osservanza

la propria anima

 

George Bernard Shaw

 

Ho avuto in regalo da Antonio Di Ionno, il mio vicino di casa un “ricordo” e voglio condividere con voi la gioia che ho provato.

Si tratta di una poesia dal titolo “Il cammino dell’uva e del vino”.

Parliamo un po’ dell’autore, che noi tutti affettuosamente chiamiamo “Zi Tonn e/o Nonno Antonio” ed è giovanile pur se della classe 1920 (23 maggio 1920).

È una persona semplice, il suo vissuto ed i suoi valori sono stati e sono: famiglia e lavoro, affetti e chiesa, ottimismo e un sano umorismo.

È una persona che ama il dialogo e che certamente sarebbe piaciuta al Poeta e Paesologo Franco Arminio di cui recentemente abbiamo presentato la raccolta di poesie “Cedi la strada agli alberi. Poesie d’amore e di terra”.

Il poeta Arminio ama conversare con gli anziani ed in una delle sue poesie esorta: “Ascolta un anziano, lascia che parli della sua vita”.

Una mia riflessione sulla poesia “Il cammino dell’uva e del vino”.

È un poetare, spontaneo e generoso, che riflette ed esprime la nobiltà dei sentimenti dell’autore e si premura solo dell’amorevole messaggio educativo al lettore.

Anche la scelta del dialogo, che simbolica come nelle fiabe personifica “l’uva e il vino”, dona pregio al verso sciolto.

La grafia che dà veste estetica alle parole, è quella d’una volta ed ha una sua remota bellezza, ossia l’eleganza della “Bella Scrittura” che era materia curriculare nella scuola elementare per la “Gioventù Italiana del Littorio, per disposizione del Ministero dell’Educazione Nazionale” nell’Era Fascista.

Dalla poesia del signor Antonio traspare l’amore ed il rispetto per la “Grande Madre Terra” e tutto ciò mi ricorda un libro presentato nel 2013 il romanzo storico di Nicola Mastronardi “Viteliù il nome della libertà” da cui mi piace riportare un brano: “…Chi si allontana dalla natura ha un cuore indurito. Non capisce. Agisce per il proprio interesse immediato, pensa con la pancia, non riesce a vedere oltre. Tu, invece, impara a far comandare il cuore e ad agire con saggezza sia con gli uomini che con la Madre Terra. Così darai il tuo contributo all’armonia che è in tutte le cose. La Grande Madre non mancherà di pensare al tuo sostentamento”.

Il nostro amico Antonio Di Ionno è sempre stato coerente con questo insegnamento ed io sono certo che anche “l’uva e il vino”, per gratitudine della poesia a loro dedicata, fanno e faranno coro nell’attesa di festeggiare nel 2020, con la famiglia, i parenti, gli amici e l’intera comunità della nostra cittadina, i suoi cento anni ed oltre…!

                                 AD MAIORA!

 

Prof. Salvatore Sgambato

Presidente Commissione Cultura di San Bartolomeo in Galdo

Ex Dirigente scolastico IIS “E. Medi”.

 

 

Il cammino dell’uva e del vino di Antonio Di Ionno

Dice l’uva alla mamma: mia cara mamma,

tu che da piccola mi hai tanto amata

ora son cresciuta e diventata grande,

 e maturata.

Dice la mamma alla figlia: non ti preoccupare figlia mia io ti ho 

già venduta. Un giorno verrà il compratore

per iniziare il tuo cammino.

Dice l’uva alla mamma: 

mamma il compratore è arrivato e

subito mi hanno tagliata, e mi hanno,

incassata e trasportata nella cantina sociale.

Sono stata macinata e fermentata e da

quest’uva il vino hanno ricavato e 

mi hanno imbottigliato.

Dice il vino alla mamma: cara mamma 

cosa devo fare? Risponde la mamma

figlio mio fatti bere, perché tu dai forza

e salute e, non fai nessun danno.

Beviamo tutti. Brindiamo noi tutti quanti

che sono parole di una mamma.

 

                                

 

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