A Palazzo Paolo V il MoVimento Cinquestelle ha presentato i candidati dei collegi irpino-sannita-casertano alle prossime elezioni politiche di marzo.
Credibilità e coerenza tra le cose dette, fatte e da fare sono le parole chiave di quella che i pentastellati chiamano la “rivoluzione gentile” per l’Italia e per il territorio e per la quale ha radunato, secondo le parole della consigliera regionale Valeria Ciarambino, “persone oneste, pulite e supercompetenti contro il record degli impresentabili degli altri partiti.”
“Vogliamo portare le istanze di questa terra tanto bistrattata in Parlamento con un programma straordinario di 20 obiettivi nato proprio dalla volontà di cambiamento dei cittadini e candidando persone fortemente radicate sul territorio” – ha detto la Ciarambino che ha rigettato le accuse di mutazione all’interno del MoVimento e replicato agli esclusi dalle parlamentarie che negli ultimi giorni hanno presentato ricorso.
Danila De Lucia, giornalista beneventana, all’uninominale per il Senato, Angela Ianaro, farmacologa beneventana all’uninominale per la Camera, l’attivista airolano Pasquale Maglione al plurinominale alla Camera, già reduce di un forte successo alle scorse regionali e definito “trade union tra il territorio e le istituzioni per il MoVimento” e la terza più votata alle scorse amministrative in città Sabrina Ricciardi al plurinominale al Senato.
“Quello del 40% e oltre è un risultato possibile grazie alla concretezza e alla coerenza del lavoro fatto in questi anni dal MoVimento Cinquestelle – ha detto Maglione, evidenziando come i tanti annunci sui fondi per le infrastrutture viarie sono serviti a poco se in alcuni territori, come a San Bartolomeo in Galdo manca l’ordinarietà.”
Tra le novità di questa tornata elettorale c’è stata l’apertura del M5s agli operatori dell’informazione. “Stiamo dando l’occasione a chi non va a votare da vent’anni di contribuire alla rivoluzione gentile di questo paese” – ha detto la giornalista De Lucia che ha elencato alcuni punti del programma pentastellato che l’hanno convinta ad essere parte attiva del progetto “perché – ha detto – stanca di guardare gli altri che decidevano per la sua vita.”
Per Ricciardi “partecipare al cambiamento per spezzare le catene del servilismo è ciò che muove il nostro impegno”, mentre per Ianaro “la candidatura è stata il completamento della sua missione nella vita e nel lavoro ad aiutare gli altri e stanca di vedere troppe fughe di giovani meritevoli per la perdita di speranza.”
Fonte: ntr24.tv