Luglio è il mese del rapporto ISTAT annuale sulla demografia del Paese e del paese. Dopo aver visionato i dati, immagini apocalittiche si formano nella mia mente. Identifico il paese con il condannato dall’Inquisizione ne’ Il pozzo e il pendolo di Poe. Lo immagino legato all’asse e ogni anno vi è un’oscillazione del pendolo. Ogni anno il pendolo, che altro non è che una lama affilatissima, si avvicina sempre di più al cuore. In attesa che il generale Lassalle venga a salvare il nostro borgo e la Valfortore, occorrerà un colpo di genio che permetterà a tutti di sopravvivere.
Andiamo ad analizzare e commentare i dati anagrafici del 2018.
I dati sembrano confermare una bufera su San Bartolomeo. In un anno il nostro borgo perde circa 100 abitanti, 99 per esser precisi. Oltre il doppio del 2017. Abbiamo iniziato il 2018 con 4743 abitanti, l’abbiamo chiuso con 4644, uno degli anni peggiori di sempre. Se l’emorragia demografica non si fermerà, o se continuerà con questi numeri, San Bartolomeo avrà 46 anni di vita.
Confortano le 23 nascite, ma gli 88 decessi sono indice di un invecchiamento considerevole della popolazione, con un saldo negativo di 65 persone.
I nuovi iscritti, coloro che hanno trasferito la residenza a SBiG sono stati 54, ma ben 88 hanno richiesto la cancellazione. Anche in questa voce il saldo negativo è di 34 persone.
Dopo le noti negative di San Bartolomeo, ci aggrappiamo alla speranza con Foiano di Valfortore. I nostri vicini fanno registrare un +1, passando da 1403 a 1404 abitanti. In due anni il borgo foianese mantiene la stessa popolazione. Confortanti i dati sulle nascite, ben 8 per un paese di 1400 abitanti e i morti sono “solo” 16, con un saldo negativo di -8. Ma il dato da evidenziare sono le ben 24 iscrizioni nei registri anagrafici a fronte di solo 15 cancellazioni. Foiano rispetto a SBiG è attrattiva.
Il compito che spetterà alla nuova amministrazione comunale capeggiata dal sindaco Ferella non suscita invidia. Baselice dà l’impressione di essere un paese stanco, ed i dati sono impietosi.
I nostri dirimpettai perdono ben 47 abitanti in un solo anno, passando da 2313 a 2266, molto male anche rispetto al 2017.
Il dato che preoccupa più di tutti è quello 0 nella casella delle nascite registrato da agosto a dicembre. Per ben 5 mesi la cicogna ha sorvolato Baselice ma non si è fermata. Le nascite, 8 come Foiano, ma con 1000 abitanti in più, sono concentrate nei primi sette mesi dell’anno. I decessi sono stati ben 33 con saldo negativo di -25. Anche da Baselice la gente va via, a fronte delle 49 cancellazioni dall’anagrafe, vi sono state solo 27 iscrizioni.
Ferella e soci avranno molto da lavorare.
In bocca al lupo.
Castelvetere di Valfortore si spegne, nemmeno tanto lentamente. Nel 2018 ha perso ben 35 abitanti, passando da 1165 a 1130, mantenendo questo tasso di spopolamento Castelvetere scomparirà fra 33 anni.
Drammatica la situazione delle nascite, che fanno registrare un 2, a fronte di 28 morti, saldo negativo di -26.
Gli iscritti all’anagrafe sono stati solo 5, coloro che sono andati via sono 14, anche qui saldo negativo di -9.
Montefalcone di Val Fortore non ha la brutta abitudine di Foiano dei cambi di residenza quando vi sono le elezioni comunali, pertanto i dati del 2018 sono veritieri e certificano uno stato di salute non ottimale del paese più alto della valle.
Montefalcone perde 26 abitanti, passando da 1455 a 1429, frutto di 5 nascite e 25 decessi, con un saldo negativo di -20.
Le iscrizioni sono 13, le cancellazioni sono 19, anche qui saldo negativo di -6.
Per la prima volta in queste considerazioni di fine anno, analizziamo Molinara, il paese del sindaco Giuseppe “Oscar” Addabbo.
Ci accorgiamo che Molinara regge, perde “solo” 6 abitanti rispetto al 2017, passando da 1593 a 1587.
Se le nascite sono in media con la popolazione: 6 e i decessi anche: 18 con saldo negativo -12, ciò che colpisce è il saldo positivo tra gli iscritti ben 44 e le cancellazioni 38, dai registri anagrafici con saldo positivo +6. Molinara è un borgo resiliente.
San Marco segue a ruota San Bartolomeo, anzi le percentuali sono peggiori.
Il paese dei torroni perde ben 70 abitanti, passando da 3295 a 3225. Una nascita in meno rispetto al 2017, 12 invece di 13, ma ben 54 decessi, sintomatico di un forte invecchiamento della popolazione.
Gli iscritti nei registri anagrafici sono stati 46, ma coloro che hanno richiesto la cancellazione sono stati ben 74 un saldo negativo di -28.
La strada Benevento – San Marco in questa prima fase, non sta svolgendo i suoi effetti benefici, ma serve ai sammarchesi per andarsene più comodamente.
Tufara perde ben 30 abitanti, passando da 887 a 857. Con questo tasso di spopolamento il borgo molisano della Valfortore ha 29 anni di vita.
Eppure nel 2018 sono nati ben 3 bambini, rispetto alla sola nascita del 2017, ma i decessi sono stati 13, con saldo negativo di -10.
Il dato che fa riflettere e poco sperare è il 3 nella casella delle iscrizioni all’anagrafe, a fronte delle 20 cancellazioni. La gente va via da Tufara.
Quasi identico al suo corrispettivo molisano è il centro pugliese di Alberona. Il paese bandiera gialla perde ben 31 abitanti, passando da 956 a 925, anche in questo caso, salvo cambiamenti improbabili, Alberona si estinguerà fra circa 30 anni.
Eppure anche nel centro dauno nel 2018 sono nati 3 bambini, ma i morti son stati 18 con saldo negativo di -15.
Anche il rapporto fra iscritti 16, e cancellati 32, fa registrare un poco rassicurante -16.
Roseto Valfortore perde 9 abitanti, passando da 1075 a 1066. Ma la lettura dei dati è incoraggiante per questo borgo.
Nel saldo tra iscritti 13 e cancellati 11 nei registri anagrafici, fa registrare un + 2, segno positivo come Foiano e Molinara.
Ma ciò che colpisce clamorosamente è il 10 nella casella delle nascite. È ben vero che vi sono stati 21 decessi e un saldo negativo di -11, ma 10 nascite in un paese di 1000 abitanti denota un ottimismo e voglia di guardare al futuro nella propria terra che manca agli altri borghi da noi analizzati.
È di oggi la notizia di un nuovo campo da tennis in quel di Roseto, che fa il paio con le due strutture sportive inaugurate pochi giorni fa a Foiano.
L’Italia non è un paese per giovani, ma Foiano e Roseto provano a smentire l’assioma.
Volturara resiste, anzi aumenta gli abitanti; passando da 401 nel 2017 a 408 nel 2018, segnando un +7.
Forse i dati sono falsati dalle elezioni comunali del 2019, perché fino a dicembre vi sono state ben 21 iscrizioni all’anagrafe a fronte di 11 cancellazioni con saldo positivo di +10.
Vi è stata una sola nascita avvenuta nel gennaio 2018, per il resto dell’anno a Volturara non è nato nessuno. Anche i decessi sono stati contenuti, solo 4.
Il paese che ha dato i natali al premier Conte, decide che è vietato morire.
Anche Volturino come Volturara fa segnare un + 5 passando da 1679 a 1684. Ma anche a Volturino vi sono state le elezioni comunali nel 2019, difatti gli iscritti nei registri anagrafici sono stati ben 41 a fronte di sole 18 cancellazioni, registrando un saldo di +23.
Le nascite però, fanno allargare un sorriso, sono state 11, a fronte di 29 decessi.
Volturino vive nei suoi bambini.
Note positive vengono anche da San Marco la Catola. Sebbene perda 2 abitanti passando da 965 a 963, fa registrare 7 nascite e 13 decessi.
Gli iscritti all’anagrafe sono stati 31 e le cancellazioni 27. Crediamo però che questi numeri siano da ascriversi al fenomeno dell’accoglienza ai migranti
Infine Biccari! Il paese del sindaco Mignogna, uno che sta facendo il diavolo in quattro per la sopravvivenza del proprio borgo, e ci sta riuscendo, perde 40 abitanti passando da 2760 a 2720, e potrebbe sembrare in contraddizione con ciò che abbiamo appena scritto.
Dobbiamo però, ibernare i dati degli iscritti 57 e delle cancellazioni 87 nei registri anagrafici, perché crediamo, che come San Marco la Catola, l’eccessiva fluttuazione sia dovuta all’accoglienza dei migranti.
Il dato però, che dovremmo tutti invidiare è quel 20 nella casella delle nascite che fa guardare al futuro con serenità questo piccolo borgo dauno.
Per completare i decessi sono stati 35.
Considerazioni finali: San Bartolomeo e San Marco dei Cavoti sono accomunati da una grandissima sofferenza, sebbene si trovino in condizioni diverse: uno ha una strada che lo congiunge alla provincia in 10 minuti e in meno di un’ora al capoluogo di regione, l’altro è in capo al mondo e non ha mai avuto una strada degna di questo nome, ma solo promesse, Di pochi giorni fa, l’ennesima promessa della Provincia di Benevento e del Premier Conte sulla costruzione di nuove strade che ci tolgano dall’isolamento.
Foiano, Molinara, Roseto e Biccari sono chiodi con cui puntellare le nostre speranze.
I nostri complimenti vanno al compianto sindaco Maffeo di Foiano, al sindaco cestista Addabbo, al sindaco Parisi, al sindaco Mignogna, che, con vera abnegazione, hanno portato avanti e portano avanti le istanze dei propri borghi.
Un incoraggiamento ai nuovi sindaci Ferella, Sacchetti e Costanzo, Di Pasqua e Zibisco affinché possano risollevare le sorti delle loro comunità e contribuire allo sviluppo della Valfortore e dei Monti Dauni.
Ci aggiorniamo il prossimo anno,
ad Maiora Ariadeno