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giovedì, 21 Novembre 2024

L’arroganza del più forte

La differenza tra i politici del Nord della Penisola e quelli del Sud, l’aveva ben esplicitata il Presidente della Campania Vincenzo De Luca, quando disse che nella Conferenza delle Regioni non si votava in base all’appartenenza ai partiti, ma in base alla geografia. Se una decisione giovava al Nord veniva avallata dal Presidente di Sinistra dell’Emilia Romagna, insieme al leghista lombardo e all’azzurro piemontese, al Sud invece si votava in base alle decisioni partitiche.

D’altra parte è facile rendersene conto dal silenzio, coloro che hanno la decenza di tacere, all’elogio di quella legge balorda Calderoli sull’Autonomia differenziata che tengono gli amministratori meridionali di partiti appartenenti alla maggioranza di Governo.

Di oggi l’ultimo esempio di come al nord non esistono partiti, ma si vota per appartenenza geografica.

L’ultimo presidente dell’ANCI (Associazione Nazionale Comuni d’Italia) è stato il barese Antonio De Caro. Eletto eurodeputato De Caro si è dimesso e per la successione si è convenuti su Gaetano Manfredi sindaco di Napoli. Apriti cielo! Il sindaco di Milano Giuseppe Sala appartenente allo stesso partito di Manfredi il PD in una dichiarazione rilasciata a Repubblica dell’11 ottobre afferma: “Io mi batterò perché un sindaco del Nord diventi presidente dell’ANCI”. Secondo Sala il rilancio del Paese deve partire dal Nord, quante volte negli ultimi 160 anni abbiamo sentito la solita solfa della Locomotiva del Nord, solita scusa per riempirla di carbone a scapito del Meridione. Aggiunge Sala che il Presidente deve essere del Nord anche per un principio di alternanza.

E avrebbe anche ragione se questo principio si rispettasse, ma il Nord non lo rispetta quasi mai. Prima di De Caro, sindaco di Bari e dunque in quota Sud, il Presidente Anci è stato: Piero Fassino sindaco di Torino, Nord, prima di Fassino sarebbe toccato ad un meridionale ed invece il Presidente è stato Graziano Del Rio sindaco di Reggio Emilia, Nord, e prima di Del Rio, Sergio Chiamparino sindaco di Torino (Nord) e prima di Chiamparino è stato Leonardo Dominici di Firenze. Facciamo prima a dire che da quando esiste l’ANCI, dal 1901, i Presidenti Meridionali sono stati 2, De Caro e Enzo Bianco sindaco di Catania.

Vogliamo allargare lo sguardo e dare un’occhiata ai Presidente della Conferenza delle Regioni? Attualmente il Presidente è il friulano Fedriga, prima di lui c’era Bonaccini Presidente dell’Emilia Romagna, prima ancora Sergio Chiamparino Presidente del Piemonte, prima ancora Vasco Errani Presidente dell’Emilia Romagna, ed ancora Enzo Ghigo Piemonte, Piero Badaloni Lazio, Alessandra Guerra Friuli Venezia Giulia, Pierluigi Bersani Emilia Romagna. Dov’è l’alternanza?

All’Unione delle Provincie la musica non cambia, solo per citare gli ultimi quattro: De Pascale Presidente delle Provincia di Ravenna, Achille Variati Presidente della Provincia di Vicenza, Alessandro Pastacci Presidente della Provincia di Mantova e Antonino Saitta Presidente della Provincia di Torino.

Ed anche in questo caso, l’alternanza riposa in pace.

Non sappiamo se la spunterà Sala o Manfredi, ma ciò che emerge da questa situazione è l’arroganza del più forte. Ci ricorda tanto la favola di Fedro: Il lupo e l’agnello.

Ad Maiora Ariadeno

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