Affidare la Sicurezza Nazionale ad uno che fa uso, secondo il Wall Street Journal, di chetamina, lsd, funghi, ecstasy e cocaina non è proprio una grande idea, pagarlo la “modica” cifra di 1,5 mlr di euro non sembra nemmeno un buon affare.
E se Musk si limitasse a drogarsi, diremmo: “problemi suoi”, ma quando una mattina si alza e chiama il Cancelliere tedesco Scholz “idiota”, un’altra accusa il Primo Ministro inglese Starmer di essere “complice di stupri”, un’altra, a parer nostro la sera aveva esagerato anche con il Barolo, definire Alternative fur Deutschland l’unica salvezza per la Germania, qualche imbarazzo a chi fa affari con lui, dovrebbe crearlo, questo in un paese normale.
Mettendo da parte tutto ciò a noi interessa la Galleria Passo del Lupo. Il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti è Matteo Salvini, che con un post su un social (la politica si fa ormai mediante i social) invita il Presidente Meloni a sborsare immantinente la modica cifra, perché quella di Musk è un’opportunità per l’Italia.
La modica cifra è 1,5 miliardi di euro, che a quanto sembra il Governo italiano non ha problemi a reperire per consegnarli a Musk.
Viviamo in due stati diversi, in uno si trovano 1,5 miliardi di euro dalla sera alla mattina, nell’altro sono 6 anni che non si riescono a reperire 9 milioni di euro per rattoppare una galleria.
In uno si minimizzano i disagi, vedi i lavori per il traforo del Monte Bianco, iniziati il 2 settembre e conclusi tassativamente il 16 dicembre dopo 105 giorni di intensa attività che hanno visto al lavoro 150 persone 24 ore su 24 per un totale di 150.000 ore di lavoro; nell’altro sono 6 anni che si creano gravissimi disagi alla popolazione lavorando a scartamento ridottissimo per mettere in sicurezza poco più di un chilometro di galleria.
9 milioni di euro, una cifra irrisoria per i bilanci dello Stato eppure non si riescono a trovare, o non si vogliono trovare?
C’è una gran confusione sul tema “Galleria”, chi ha le idee chiare è il Consigliere Regionale della Puglia Antonio Tutolo. Da anni il Tutolo parla di presa in giro. Il problema “Galleria” non si risolve con un fantomatico bypass, che tra l’altro servirebbe solo per i mezzi leggeri e a dire del sindaco di Volturara nemmeno tutti, ma solo i 4×4 e non per coloro i quali sono davvero in difficoltà e stanno subendo i maggiori danni economici gli imprenditori locali. Se aggiustassero i crateri lunari e le voragini sulla San Bartolomeo – Alberona avremmo già fatto un passo avanti. Il problema “Galleria” si risolve con la modica cifra di 9 milioni di euro, appalto unico e lavori 24 ore su 24, come si lavora al nord per minimizzare i disagi. Il Consigliere Regionale auspica l’intervento della politica nazionale, perché la SS 17 è sotto competenza di ANAS, che appartiene alla società Ferrovie dello Stato vigilata dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. Il Ministro è quel Matteo Salvini che vuol tirar fuori in cinque minuti 1,5 miliardi di euro e non riesce a trovare 9 miseri milioni per evitare i disagi ad una pattuglia di meridionali delle aree interne. Se chiedessero uno sconto a Musk dello 0,6% risolveremmo il problema.
In una sua nota stampa il Tutolo dopo aver esaminato il problema e individuato soluzioni chiude con una riflessione amara:
“Alla luce di questo, asfaltare la strada alternativa, valida soltanto per il trasporto leggero, e non finire in tempi rapidi e certi i lavori alla galleria sarebbe quasi un insulto. Vuol dire non rendersi conto dei disagi che vivono le popolazioni”.
Tutolo ha sempre saputo che un’eventuale costruzione di una strada alternativa parallela alla galleria non avrebbe risolto il problema, a differenza di chi l’ha spacciata come la soluzione. In primis sarebbe costata un sacco di soldi, perché come ha detto l’ing. Marzi Capo Compartimento ANAS Puglia ad alcuni sindaci, la strada sarebbe quasi più costosa dell’intervento alla galleria, circa 5 milioni di euro, ed anche perché tra autorizzazioni per superare i vincoli idrogeologici e ambientali sarebbe necessario più tempo rispetto ai lavori da fare, che lo stesso Marzi stimerebbe in 400 giorni, altri 2 anni di disagi se dovessero rispettare il cronoprogramma.
Bisogna far pressione sul Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, affinché prenda di petto la situazione e tramite ANAS la risolva.
Chi più del Ministro leghista può risolvere la situazione? L’hanno capito anche i senatori territoriali appartenenti alla maggioranza di Governo: Matera, Fallucchi e Della Porta gli hanno rivolto un’interrogazione scritta. Dopo aver ricapitolato un po’ quello che tutti sanno i senatori chiedono al Ministro di ridurre i disagi per i cittadini e le attività economiche, che voglia valutare questo, ormai famigerato, by-pass, e nel caso in cui non fosse possibile, valutare soluzioni alternative ed infine una piccola perla: “quali azioni intenda intraprendere per monitorare l’avanzamento dei lavori e garantire il rispetto dei tempi previsti, al fine di minimizzare l’impatto negativo sull’economia locale”.
Con la galleria chiusa l’impatto negativo è difficile minimizzarlo, chiedere agli imprenditori e commercianti locali dei paesi a ridosso della stessa, sul rispetto dei tempi previsti sorvoliamo, quanto tempo ci vorrà ancora non crediamo lo sappia nemmeno l’ANAS visto l’uso del condizionale dell’ing. Marzi.
L’interrogazione a risposta scritta dei Senatori, è stata protocollata il 27 dicembre pertanto, a norma dell’art. 153 del regolamento del Senato, il Ministro Salvini avrebbe 20 giorni di tempo per rispondere in forma scritta, se non dovesse farlo, il comma 2 prevede: “Se il termine trascorre senza che l’interrogazione abbia ricevuto risposta, il Presidente, d’intesa con l’interrogante, dispone, dandone comunicazione all’Assemblea, che l’interrogazione venga iscritta per la risposta orale all’ordine del giorno della prima seduta dell’Assemblea destinata allo svolgimento delle interrogazioni, o della prima seduta della Commissione competente per materia”.
Restiamo in attesa, magari il Ministro ci stupirà e tra un mojito e un satellite Starlink, un Ponte sullo Stretto e la Sagra della Cassouela, troverà il tempo per rispondere ai senatori meridionali e volesse il cielo trovare 9 milioni di euro.