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giovedì, 21 Novembre 2024

Centro Geriatrico, un nido per la vecchiaia…

Il Centro Geriatrico(casa sollievo per la vecchiaia) di San Bartolomeo accoglie diversi anziani che vengono amorevolmente assistiti.

Ogni vita è unica e irripetibile, per questo va custodita fino alla morte e il meglio possibile. L’età media della vita si è allungata e non tutti invecchiano allo stesso modo.Vi sono persone che anagraficamente giovani vivono da vecchi e invece anziani che si sentono ancora giovani. In una società che identifica la giovinezza con la produttività, la vecchiaia inizia spesso con l’uscita dal lavoro. In effetti chi smette di lavorare ha più tempo per altre attività. Esistono così due categorie: i vecchi-vecchi con età avanzata e mancanza di autonomia e i vecchi-giovani in buona salute ed economicamente soddisfatti. Oggi però ci troviamo di fronte ad un concetto di vecchiaia generalizzato rispetto al passato.Nelle società antiche la mortalità infantile era elevatissima e chi arrivava alla vecchiaia era considerato tra i più forti.Il vecchio rappresentava la memoria della tradizione il legame tra passato e futuro,una persona da venerare e onorare. Nel passaggio alla contemporaneità si è allungata la vita ,ma si è persa la dignità .Oggi la vecchiaia è uno spazio sociale con un territorio a cui vengono applicate strategie d’intervento: pensioni, previdenza, salute, crociere,viaggi (nuovi business). Bisognerebbe ricordare che oltre all’assistenza c’è bisogno d’amore e di recuperare dal passato il rispetto per la persona.In questi anni ricchi di benessere e di violenza abbiamo bisogno come non mai dell’esempio dei nostri nonni. Il legame con il nostro passato è fondamentale per il nostro futuro.

NONNA CARULI’

Una sedia vuota, per una vita che non c’è più.
Quanti anni nonnetta mia quasi un secolo.

Buona, premurosa e ansiosa eri tu
I ricordi di un’epoca le paure dei malanni e tu ti perdevi negli affanni.

Silenzio in pubblico, per poi sfogarti con te stessa.
Ti nascondevi e ti annullavi negli anni della tua vecchiaia,fino a confondere i volti a dimenticare i nomi.

Ti toccavo il braccio per salutarti, per carezzarti, ma tu eri confusa nel tuo mondo.
‘Nonna Caruli’ esclamava tuo figlio, ma tu non lo riconoscevi.

Che tenerezza vederti mangiare un boccone ,ma che tristezza lasciarti a quell’oblio senza parole.
Te ne sei andata senza rumore, perché tu eri così.

Troppo silenzio ora; il vuoto e il buio di non vederti più, nel cuore
la voglia di sfiorarti per dirti ancora ‘Nonna Caruli’.

NONNO

Alto e bello tu sei, nonno.
Ti guardo e sorrido,
ti parlo e tu mi scruti.

I tuoi occhi sono dolci,
i tuoi baffi grigi ed imponenti.
Il tuo cappello è il simbolo del tuo potere.
Il tuo cuore è la vita per me.

Ogni gesto che fai è un gesto d’amore.
Sei testardo e cocciuto,
ma a me così sei sempre piaciuto.

Se avessi un pennello magico ti ridipingerei così come sei
E poi ti donerei a tutti i bimbi del mondo.

Da quando ci siamo conosciuti ,tu sei diventato nonno.
Saresti stato mio nonno comunque,
perché sei il migliore.

Allora,una sola cosa ti dico: “grazie di esserci, nonno”

UNA VOCE

Se una voce mi sveglierà di notte
sarà la tua voce.

Me la recitavi sempre “voce e notte”
ed io incantata, ti ascoltavo.

La tua voce impressa nella mia memoria ,
mentre leggo quei versi e tu non ci sei.

Tremano le mie mani ,
sgorgano le mie lacrime
che tu non volevi io spargessi.

Non ce l’ho fatta a non piangere,
eri un nonno che mi guidava
nei boschi del cuore e della natura.

Quello che mi hai lasciato
È una grande ricchezza;
è la voglia di vivere,
l’ironia,il rispetto per gli altri.

Non ci sarà più la tua bella figura
che i pomeriggi passava
tra i solitari e il suo quaderno.

Non ci sarà più una tavola,
per sederti accanto ed ascoltarti.
Ma nel mio cuore tu sarai sempre.

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