Vista la nuova legge finanziaria abbiamo pensato di riproporre a tutti i nostri lettori un articolo pubblicato circa 6 anni addietro.
In fondo i risultati di un sondaggio che realizzammo sul nostro sito 2 anni fa’.
{xtypo_quote}mercoledì 20 aprile 2005
La proposta parte dal gruppo di lavoro giovanile locale “NoicolMolise”. Fernando Pepe: “Oggi è più facile passare al Molise”. Nell’affollato convegno svoltosi alla “Lanterna” numerosi gli interventi per caldeggiare l’iniziativa.
Presso il salone locale “La Lanterna” il gruppo di lavoro “NoicolMolise” di San Bartolomeo in Galdo, ha tenuto il primo incontro informativo sulle sue previste attività, dopo la sua costituzione avvenuta il 18 febbraio scorso. Presenti numerosi cittadini, il responsabile delle relazioni esterne del Gruppo, Fernando Pepe, ha detto che, in base alla recente sentenza della Corte Costituzionale 334/04, che ha sancito l’incostituzionalità dell’art.42 della legge 352/70: normativa di attuazione dell’art.132 della Costituzione, è più facile chiedere il passaggio di un Comune ad altra regione. “Infatti – ha aggiunto – per promuovere tale passaggio non necessita più il consenso di un numero di consigli comunali rappresentanti un terzo della popolazione della regione di residenza, ma il solo consenso del consiglio civico del comune interessato. E’ questo, oggi, l’inizio dell’iter di passaggio ad altra regione”. Pepe ha riferito, poi, di aver in data 11 marzo scorso inviato al sindaco, Donato Agostinelli, al presidente del Consiglio, Maggiore della Guardia di Finanza, Leonardo Pappone, ed ai consiglieri comunali, una comunicazione riguardo la citata Sentenza menzionata. Ha chiesto che l’assemblea consiliare proponga direttamente il passaggio del comune di San Bartolomeo in Galdo al Molise , o che proponga direttamente il detto passaggio tramite un referendum, o che sia indetto un referendum tramite la raccolta delle firme di elettori residenti necessarie come richiesto dallo Statuto comunale. Infine, Pepe auspica che l’amministrazione civica possa valutare attentamente l’opportunità, i vantaggi e gli svantaggi di un eventuale passaggio al Molise, che porti a conoscenza dell’intera popolazione le valutazioni effettuate in merito, magari convocando per l’occasione un consiglio comunale. “Successivamente – asserisce il relatore – sia in caso di parere favorevole che contrario, si voglia consentire anche all’intera popolazione di esprimersi su un argomento tanto importante e che , peraltro, non è stato oggetto di campagna elettorale, indicendo un referendum”. Pepe ha trattato anche dell’obiettivo 1 riguardo i fondi strutturali europei miranti allo sviluppo delle regioni che sono in ritardo, di Basilea 2, relativo al sistema bancario, asserendo che le imprese del sud sono fuori dai benefici per la poco consistenza patrimoniale. Giuseppe Groppoli, ha percorso l’iter amministrativo del passaggio di San Bartolomeo al Molise, dando dei riferimenti legislativi anche per un serio confronto. “La legge è stata modificata: non occorre più il consenso di un terzo della popolazione che vuole trasferirsi ad altra regione. Ho chiesto dei pareri all’Università La Sapienza di Roma ed ho avuto delle indicazione dal dottor Fagotto sul modo di attivare le esigenze della collettività”. Ha detto che il primo passo da fare è quello di coinvolgere il comune e sentire anche i comuni molisani e pugliesi. Il Molise, però, dovrebbe esprimere il suo consenso chiamando a raccolta un terzo della popolazione per sanzionare la proposta per legge. I parlamentari molisani dovrebbero caldeggiare la richiesta. Ha confermato quanto detto da Pepe per il passaggio. Ha insistito affinché il comune nello Statuto stabilisca il numero preciso del numero dei residenti chiamati per un eventuale referendum. Nel dibattito sono, poi, intervenuti alcuni cittadini: Benito Pacifico si è compiaciuto con i giovani per l’iniziativa intrapresa invogliandoli ad andare avanti. Raffaele Iannelli, pur dichiarandosi favorevole al passaggio al Molise, ha espresso delle perplessità, bocciando gli uomini politici sanniti che sinora non hanno fatto mai nulla per il nostro territorio, sia riguardo la viabilità che la sanità. Si è chiesto che fine faranno, se ci sarà il passaggio, il Distretto sanitario 23, la Compagnia dei Carabinieri, la Brigata della Guardia di Finanza, del Corpo Forestale, la Comunità Montana, la Scuola ed altri servizi. “Bisogna avere prima delle garanzie dal Molise e poi affrontare il problema”. Giovanni Ricciardi, si è chiesto se il Molise è interessato ad accoglierci e cosa ci darebbe in contropartita? “Il Consorzio Bn3 che fine farebbe? Bisognerà trattare alla pari”. Giovanni Palumbo, ex sindaco di San Bartolomeo, ha detto di essere passato alla storia per aver auspicato oltre un decennio fa il passaggio di San Bartolomeo al Molise ed ha incitato i giovani professionisti di continuare nel portare avanti il progetto che oggi è più facile concretizzare. Ha chiuso i lavori Groppoli, asserendo che gli spunti venuti dal dibattito sono stati tanti, che i riferimenti si possono utilizzare e che l’intenzione del Gruppo non è quello di sostituirsi alle istituzioni. {/xtypo_quote}
{xtypo_alert}I risultati del sondaggio {/xtypo_alert}