San Bartolomeo in Galdo. Ammette di sentirsi a disagio per l’eco che ha avuto il suo gesto. E’ sincera, la ricerca della ribalta mediatica non le appartiene. Non si sente un’eroina, ma soltanto una persona che “ha fatto il suo dovere”. Pina Ruggiero, di San Bartolomeo in Galdo, è la professoressa rimbalzata all’onore delle cronache per aver salvato la vita ad una bimba di 11 anni, allieva della scuola Corrado Melone di Ladispoli, che rischiava di morire soffocata dal boccone di un panino. Lei insegna da 11 anni nel centro laziale, prima lo ha fatto a Milano. E’ una docente di sostegno, arriva dalle fila di educazione fisica. “Ho avuto sangue freddo, sa perchè? Ho pensato ai miei figli (ne ha due ndr), a ciò che avrei fatto per loro in quella circostanza. E per me, mi creda, gli alunni sono come i figli…”. Il pensiero corre ai quei momenti. “Ero con un collega, abbiamo visto tossire la piccola. Poi ha smesso, è sbiancata in volto ed è caduta sul pavimento…”. Istanti terribili nei quali ogni minima indecisione può risultare fatale. E nei quali la conoscenza di ciò che va fatto risulta decisiva. La prof sapeva come avrebbe dovuto comportarsi. L’ha imparato in due corsi di primo soccorso che ha frequentato. Uno come mamma, l’altro nella scuola in cui opera, aperto a docenti, studenti e genitori. “Mi sono avvicinata immediatamente, l’ho tirata su e le ho praticato la manovra di Heimlich”. Le sue braccia hanno avvolto da dietro la bimba all’altezza dell’addome, poi hanno cominciato a spingere verso l’interno e verso l’alto. Una, due, più volte. Senza mollare. Fino a quando quel ‘maledetto ostacolo’ che ostruiva le vie respiratorie è stato espulso. E la 11enne, anche se terribilmente spaventata, è tornata tra i suoi compagni. Il papà e la mamma continuano a ringraziarla. “Lo faremo per tutta la vita”, le avevano detto quando avevano saputo ciò che era accaduto. In quella occasione lei si era meravigliata del fatto che avessero reso pubblica la vicenda. “Che mi auguro – ribadisce ora a chi scrive – serva a far comprendere l’importanza dei corsi, anche per i genitori. Quanto a me, e non è falsa modestia, ho solo fatto il mio dovere”. Perchè per Pina Ruggiero, intelligenza e sensibilità esportate al di fuori dei confini provinciali, “gli alunni sono come i figli…”.
Enzo Spiezia
fonte: ottopagine.it