Resta in primo piano il tema dell’energia eolica nel Fortore. Sia il Comune di San Bartolomeo in Galdo sia Castelvetere hanno mantenuto una posizione di contrarietà a eventuali installazioni sul proprio territorio di parchi eolici. In tal senso le amministrazioni sono state supportate da diverse associazioni, tra cui Coldiretti, Anev e l’Aper.
Ma un ruolo incisivo nel contrastare l’eolico lo ha avuto il circolo Legambiente Fortore, attraverso esposti e interrogazioni. Un’azione che ha, al momento, stoppato la realizzazione di parchi sul territorio comunale.
In tal senso l’amministrazione comunale di San Bartolomeo ha approvato una delibera per avviare la procedura di variante al Piano urbanistico comunale per cambiare l’area attualmente individuata dal Puc con un’altra che, nelle intenzioni dell’esecutivo locale, potrebbe essere più vocata alla eventuale produzione di energia rinnovabile.
«Nelle sue fasi preliminari, del 2014 – dice il sindaco Carmine Agostinelli – il Puc era nato individuando le zone da destinare a produzione energetica, a ridosso del confine con la Puglia e i comuni di Alberona e Roseto. Nel 2015, l’amministrazione del tempo, evidentemente mal consigliata, individuò altra area, quella a confine, sempre con la Puglia, ma verso San Marco la Catola. A seguito di questa individuazione è sorto un progressivo interesse da parte di più soggetti anche su aree attigue a quelle individuate dal Puc, aree che palesemente rappresentano la migliore zona agricola di pregio del nostro territorio comunale: Sant’Angelo per intenderci. Noi siamo contrari».
Agostinelli sottolinea come l’amministrazione voglia «evitare ad ogni costo che l’area pianeggiante più bella e vocata a particolari colture di pregio, possa essere invasa da pale eoliche. Se un’area deve esserci, riteniamo possa diventare quella al confine con Al- berona e Roseto, non certamente Sant’Angelo».
Sulla base di quest’assunto, il sindaco precisa che l’intenzione è che «il Puc recepisca, senza ombra di dubbio, questa precisa e chiara volontà. Va però posta attenzione anche all’area che va da Mondrone a Taglianaso, per la quale la Regione ha già da tempo autorizzato un parco eolico di una certa dimensione. Sembra che tale autorizzazione debba ritornare in conferenza di servizi, come apprendiamo da una recente comunicazione regionale, per alcune modifiche sarebbe necessaria la “Vas”. Questo giocherebbe a nostro vantaggio e ci opporremo. Si tratta, in questo caso, dell’area a ridosso del versante più visibile e vicino al paese e l’impatto sarebbe devastante». La questione approderà in consiglio comunale.
dI Celestino Agostinelli
[Fonte: Il Mattino]