Nello scorso post abbiamo parlato della “Deportazione Apuana” ossia la deportazione nell’ Alto Sannio attuata dai Romani ai danni della popolazione dei Liguri Apuani e del fatto che probabilmente uno dei centri abitati da questa popolazione si trovava nel territorio di san Bartolomeo in Galdo. Infine, abbiamo sottolineato come ad oggi , però, non c’è ancora nessun dato archeologico che lo confermi.
Ma abbiamo anche una buona notizia, ossia dove non è ancora arrivata l’archeologia sembrerebbe esserci arrivata la genetica.
Infatti, negli anni scorsi è stato effettuato il test del DNA sia su un gruppo di individui che abitava nei villaggi più interni delle Alpi Apuane, della Lunigiana e della Val di Vara sia su un gruppo di individui che abitava nei territori liguri in cui i Liguri Apuani hanno vissuto.
Infine, sono stati esaminati i DNA di un gruppo di individui di Circello e di un gruppo di individui di San Bartolomeo in Galdo.
Gli studiosi per scegliere i volontari da sottoporre al test del DNA si sono basati sulle persone che avevano il cognome più antico e che quindi abitava i rispettivi territori da tanto tempo.
L’esito di questa ricerca scientifica è sorprendente, perché in alcuni individui Apuani e in alcuni individui Alto-Sanniti è stata riscontrata la presenza del DNA Apuano.
In particolare, il DNA apuano è stato trovato in cinque individui Apuani e in tre individui di Circello e in due individui di San Bartolomeo in Galdo.
Questo risultato parrebbe confermare la presenza dei Liguri Apuani anche nel territorio di San Bartolomeo in Galdo.
In attesa di altre ricerche che possano continuare a far luce su questa vicenda storica, nel libro in foto: “Liguri Apuani nel Sannio – Un viaggio tra storia e genetica” potrete leggere l’intera ricerca nel dettaglio che in questo post per ovvie ragioni è stata ridotta all’ essenziale.
Grazie all’ Associazione Culturale Cercellus per il materiale.