Prima che iniziassero i Play Offs NBA 2023, un amico mi chiese un pronostico, risposi senza esitazione che avrebbero vinto i Phoenix Suns, a meno che Chris Paul non si fosse rotto, a quel punto avrebbe potuto vincere Philadelphia o Boston. Ammetto di non aver proprio preso in considerazione Denver, ed è stato un gravissimo errore, ma nemmeno Miami, Golden State e i Lakers.
Alla luce dei risultati finora scaturiti il mio pronostico non era campato in aria, purtroppo Paul si è rotto dopo gara 2 della sfida con Denver, senza più rientrare e in gara 6 i Soli di Phoenix hanno dovuto fare a meno anche del centro bahamense Ayton. Durant e Booker anche se hanno giocato in modo stellare, erano davvero poco per contenere una squadra che ha in Nikola Jokic una squadra completa, da aggiungere alla seconda composta dagli altri 4. Jokic è point guard, shooting guard, small forward, power forward, center tutto in una persona, qualcosa di mai visto in NBA.
Jokic è stato scelto al numero 41 dai Denver Nuggets nel 2014, indubbiamente la “Steal of the Draft” migliore nella storia della Lega. Il draft 2014 è stato uno dei più talentuosi, tanto per citare qualcuno: Wiggins, lo sfortunato Jabari Parker, Giulione Randle, Clint Capela, l’immenso Joel Embiid, Marcus Smart, Jusuf Nurkic, Zach Lavine…
A Philadelphia e Boston, va aggiunta come favorita anche Denver.
Non faccio più pronostici, ma scrivo perché sarei felice se i vincitori dell’anello 2023 venissero fuori da questa triade.
Il meccanismo del Draft NBA fu creato per livellare le squadre e rendere sempre avvincente e appassionante lo spettacolo.
La squadra più debole ha la possibilità di scegliere il giocatore più forte e cambiare le sorti della propria franchigia.
Come GM (General Manager) devi essere bravo a tenere i giocatori che scegli e affiancargli ottimi gregari, ma se la sorte è benevola, puoi scegliere gente come Tim Duncan, Lebron James, Giannis Antetokoumpo, Devin Booker, Joel Embiid o Michael Jordan, passando per Larry Bird e Magic Johnson.
Se sei un grande GM con le scelte riuscirai a costruire una macchina da guerra perfetta.
Prendiamo il quintetto di Boston che ha sconfitto in gara 6 Philadelphia. I 4/5 sono stati pescati al Draft: Tatum, Brown, Smart e Williams III. Il GM dei biancoverdi è stato bravissimo a tenerli e sebben Boston sia la franchigia più vincente della NBA, il titolo di quest’anno lo meriterebbero davvero.
C’è Denver in secondo piano, di Jokic abbiamo già detto, a cui va aggiunto il canadese giamaicano Murray scelto nel 2016, Michael Porter Junior scelto nel 2014, i 3/5 della squadra scelti al draft.
Infine Philadelphia. Non ho mai condiviso il loro “Trust the Process”, perdere per accumulare prime scelte e costruire una squadra vincente. I nomi c’erano tutti, ma si sono rivelati un fallimento, chi più chi meno ad eccezione di Embiid.
Evan Turner un all around presentato come un nuovo Magic, ma mai esploso, scelto con il numero 2 nel 2010.
Nerlens Noel, un centro potenzialmente devastante, rimasto tale solo in potenza, scelto con il 6 nel 2013.
Michael Carter Williams, scelto con l’11 nel 2013, Rookie dell’anno, ha giocato solo quell’anno a basket e nemmeno tutto l’anno, poi scomparso dai radar.
Jahalil Okafor centro dalle mani educate, scelto con il 3 nel 2015, anche costui un potenziale dominatore, rimasto tale solo in potenza.
Ben Simmons scelto con la 1 nel 2016, un campionissimo, giocatore che con altra testa sarebbe diventato un nuovo Magic, sciolto dopo pochi anni come neve al sole.
Ed infine Markelle Fultz, scelto con la 1 nel 2017, dimostratosi un buon giocatore, ma lontano da Philadelphia ad Orlando.
Anni di delusione raccattando sconfitte, alternate da grandi speranze ad ogni Draft, hanno però pescato Embiid. Cambiato GM, subentrato Daryl Morey, si è pescato Tyrese Maxey al 21, che affiancato ad Embiid e ad un James Harden non più quello di Houston, ma sempre Barba è, Phila ginocchio di Embiid permettendo può giocarsi il titolo.
Spero vinca una di queste tre squadre, con grado di soddisfazione proporzionale a come ne ho scritto.
E magari la prima scelta vada agli Spurs di Popovich per ricostruire un ciclo con il Francese.