La demedicalizzazione di 6 ambulanze su 10 del 118 era prevista da un paio di mesi. Nell’attesa che venga introdotto il servizio di automedica che parta da San Marco dei Cavoti da chiamare quando l’ambulanza con il/la solo/a infermiere/a non sarà ritenuto sufficiente, si parla di luglio quale data di inizio, vi sono alcuni turni sperimentali nel mese di giugno in cui il medico a bordo dell’ambulanza già non c’è.
Di fatto siamo già senza medico sull’ambulanza.
C’è una foto che gira nella rete e che riproponiamo, si vedono seduti allo stesso tavolo alcuni sindaci della Valfortore ed il Presidente della Comunità Montana, ed allora ci tranquillizziamo e pensiamo che l’incontro sia finalizzato a discutere del grave problema sanitario che colpirà la Valfortore, ed invece scopriamo che è una foto scattata in occasione di una tavola rotonda sull’eolico in Valfortore. Peccato ci eravamo illusi che finalmente ci si riunisse per discutere i problemi della Valfortore e non dove piantare un nuovo palo eolico.
La speranza non muore mai e finalmente leggiamo oggi una dichiarazione del Presidente della Comunità Montana Avv. Zaccaria Spina che riportiamo: “In settimana sarà convocata la Conferenza dei Sindaci della Comunità montana del Fortore, uno strumento che abbiamo previsto nello Statuto e che torna oggi utile per discutere di questo importante argomento della demedicalizzazione delle ambulanze del 118”.
Speriamo sia una convocazione a breve termine e soprattutto dia dei risultati.
Infine una considerazione, la gente del Fortore viene accusata di accettare supinamente e senza protestare qualsiasi decisione deleteria che la Regione o la Provincia ci impongono, e pertanto se ci troviamo in tale situazione è colpa nostra, noi pensiamo che la gente del Fortore abbia perso la speranza, abbia perso la fiducia, e abbia perso soprattutto le parole per dirlo.
La Valfortore e la sua gente non meritano questa continua sottrazione di servizi.
Aspettiamo la Conferenza dei sindaci per capire di che morte dovremo morire.