Se ce l’avessero detto tre lustri fa che Foiano sarebbe diventato esempio nella Valfortore, paese più resiliente, quello che regge meglio l’urto devastante dello spopolamento, ci saremmo fatti una risata e proposto il TSO per colui che promulgava tale boutade. Foiano aveva un centro storico sfigurato, erano presenti ancora le baracche del terremoto del 1962 e aveva anche un acquapark genialmente costruito a 1000 metri e naturalmente mai funzionante.
In questi tre lustri Foiano ha cambiato volto, stravolta dall’eolico la campagna circostante, ripulito e abbellito il paese.
I dati del mese di agosto diramati dall’ISTAT lo confermano. Leggiamo che San Bartolomeo perde altri 8 abitanti e Foiano ne guadagna 3. La cenerentola della Valfortore si lascia alle spalle Castelvetere e Montefalcone.
A Foiano sono nati 6 bambini, a San Bartolomeo che ha 3000 abitanti in più ne sono nati solo 15. E bisogna ringraziare il miniboom di inizio anno quando in due mesi ne sono nati 9.
Insomma, il vento nella Valfortore spira in una sola direzione, quella foianese. Nel 2023 Foiano ha vinto il premio del Codacons quale Piccolo Comune Amico; per Legambiente è un Comune riciclone; per ANCI e FIDAL è Bandiera azzurra; per Confagricoltura è Spiga Verde e non dimentichiamo che grazie alla caparbietà del sindaco Ruggiero nel 2024 sarà anche sede di partenza di una tappa del Giro d’Italia di ciclismo, la seconda competizione ciclistica più importante al mondo dopo il Tour de France.
E come se non bastasse, Foiano è stato selezionato insieme ad altri 65 comuni per concorrere al Premio del Comune più virtuoso di tutti. Il suo progetto è stato selezionato e reputato valido per concorrere tra oltre 300 progetti di altri comuni.
Foiano si ritroverà a concorrere con corazzate quali: Trento, La Spezia, Santa Margherita Ligure e Benevento.
Domenica 17 dicembre sapremo se i nostri vicini appunteranno sul petto quest’altra medaglia.
In bocca al lupo Foiano Valfortore!