Come volevasi dimostrare. La società Edelweiss Power srl, con sede a Bolzano in Corso Italia 27 e capitale sociale di euro 100.000, a seguito della bocciatura del TAR Campania del suo progetto di impianto eolico da 28 MW mediante l’installazione di 7 aerogeneratori in agro di San Bartolomeo in Galdo, ha presentato alla Regione Campania richiesta per il riavvio del procedimento. Nessuno obbligava, non c’è nessuna norma, Edelweiss a riavviare nuovamente il procedimento, ma non avevamo dubbi in proposito che l’avrebbe ripresentato, dove troverà un altro comune come quello di San Bartolomeo che aveva già approvato una convenzione. D’altra parte le nostre uniche incertezze non erano sul SE, ma sul QUANDO avrebbe riavviato il procedimento.
Abbiamo letto il rapporto statistico sulle energie rinnovabili stilato dal GSE nel 2021 e ci ha colpito un dato. Al netto delle responsabilità di una classe politica meridionale inadeguata, è oggettivo che il nord della penisola lasci al sud le briciole in ogni campo, dalle infrastrutture, agli asili nido, alla sanità etc. etc., per quanto riguarda l’installazione di mega pale eoliche il Meridione d’Italia invece la fa da padrone, il 96,4% degli impianti eolici è installata nelle regioni meridionali, in Campania erano installati il 10,9% degli impianti, e all’interno della regione oltre l’80% è installato nelle zone depresse del beneventano e dell’Irpinia, che continuano a restar depresse, nonostante l’oro (secondo alcuni) dell’eolico. E ciò dovrebbe farci riflettere sul perché ci hanno lasciato tale risorsa, almeno dal punto di vista della costruzione dei tralicci, perché sui soldi anche questa volta ci lasceranno le briciole, la maggior parte delle società installatrici sono del nord e porteranno maggiori ricchezze e benefici al nord, lasciando al sud la devastazione delle colline e il famigerato 3% del fatturato lordo.
Le società eoliche che hanno chiesto l’autorizzazione a costruire un impianto eolico sul territorio di San Bartolomeo in Galdo sono quattro, crediamo, vista la proliferazione incontrollata di richieste autorizzative; ben 3 sono società settentrionali:
- Edelweiss Power srl di Bolzano;
- Wind Energy Italy 2 srl di Mondovì in provincia di Cuneo;
- Edison spa di Milano.
La quarta, Irpinia Vento srl che dal nome ci porta ad immaginare che sia una società avellinese, in realtà ha la sede sociale in Via del Corso 75/10 Roma.
Tornando all’impianto Edelweiss Power srl, in mancanza di un’opposizione istituzionale, continuiamo noi la nostra battaglia e grazie al Fronte Sannita per la difesa della montagna abbiamo presentato nuovamente delle osservazioni negative all’impianto medesimo. Chi volesse leggerle le troverà complete in allegato. Ci limitiamo a riportare in sintesi i primi due punti.
Il codice dei beni culturali e del paesaggio all’art 142 lettera h prevede che sono aree di interesse paesaggistico e sottoposto alla tutela le aree assegnate alle università agrarie e le zone gravate da usi civici. La legge prevede una fascia di rispetto del perimetro di beni sottoposti a tutela di tre chilometri per gli impianti eolici e di 500 metri per gli impianti fotovoltaici. Nel territorio del comune di Volturara Appula è stato accertato che insistono terre gravate da Uso Civico giusto Decreto del Commissario regionale per la Liquidazione degli Usi Civici nelle provincie di Puglia e Basilicata del 12 marzo 1928. Dalla verifica effettuata è risultato che l’impianto, complessivamente, non rispetta le distanze minime di tutela paesaggistica pari a 3 chilometri, e dunque l’impianto della Edelweiss Power srl ricade in aree non idonee. La Regione Campania con una legge del 1996 ha posto sotto tutela i Tratturi Regi e il Demanio Armentizio. Il demanio armentizio è distinto in tratturi, tratturelli, bracci e riposi. La Regione promuove la tutela, la riqualificazione, valorizzazione e fruizione del demanio armentizio. La provincia di Benevento attraverso il suo Piano Territoriale di Coordinamento della Provincia istituisce i criteri di protezione dei Tratturi Regi fissandolo a 500 metri per ogni lato. Inoltre, il comune di San Bartolomeo in Galdo è rientrato di diritto nel “Progetto integrato – Regio tratturo” della provincia di Benevento ed è stato destinatario di fondi POR, insieme a 24 comuni, di un finanziamento complessivo di euro 28.401.759,24. L’area su cui verte l’impianto Edelweiss viene ancora classificata quale “Paesaggio agrario omogeneo costituito da porzioni di territorio caratterizzato dalla naturale vocazione agricola che conservano i caratteri identitari propri del paesaggio tradizionale”. Ed ancora il PTCP di Benevento individua “sei categorie” di paesaggio per i quali stabilisce gli indirizzi di qualità paesaggistica volti alla conservazione, alla tutela, al ripristino dei valori paesaggistici esistenti o alla creazione di nuovi. Per tale tipologia di paesaggio all’art 106 delle Norme Tecniche di Attuazione vengono considerati elementi di vulnerabilità del paesaggio: “l’intrusione di elementi estranei o incongrui con i caratteri peculiari compositivi, percettivi e simbolici quali discariche e depositi, capannoni industriali, torri e tralicci”. Ad una nostra verifica, come si può vedere dalle osservazioni allegate, risulta che le macchine AE05, AE06 e AE08 rientrano interamente nella fascia di rispetto di m. 500 imposti dal PTCP di Benevento.
Potremmo continuare nel riportare le nostre osservazioni negative all’impianto Edelweiss, ma lasciamo alla volontà del lettore la lettura.
Le altre osservazioni vertono:
- Distanza tra le macchine dello stesso proponente;
- Calcolo della gittata, anche in caso di rottura della macchina;
- Mancata valutazione distanza minima fascia di sicurezza per l’avifauna.
In merito al 3% riconosciuto dalla società Edelweiss Power srl al Comune di San Bartolomeo in Galdo, apprezziamo la richiesta del Comune stesso in sede di conferenza che con nota prot. N. 10558 del 26/10/2021 scrive: “(Il Comune ndr) chiede sin da ora, il riconoscimento del ristoro ambientale applicando l’aliquota al valore massimo”. D’altra parte crediamo sia il minimo sindacale anche per non esser presi in giro e dar conferma al nomignolo di “cazzabbubboli”. Sarebbe stato il colmo leggere che il Comune potendo chiedere alle società dell’eolico il 3%, in sede di conferenza, si accontenti dell’1% o 2%. Resta inteso però, che il Comune può, anzi DEVE, chiedere il ristoro massimo, a meno che non si voglia dar conferma del nostro soprannome, ma è comunque la Regione Campania che OBBLIGA la società proponente, come facile leggere dal Decreto Dirigenziale n. 133 del 16/12/2021 della Regione Campania.
Forse, anche essendo soli, riusciremo a vincere questa battaglia, ed Edelweiss Power srl non costruirà il suo parco eolico, o più probabilmente Edelweiss Power srl inizierà gli sbancamenti con tutto ciò che ne conseguerà (ricordiamo che a Baselice le falde acquifere di fontane millenarie hanno avuto serissimi danni dalla costruzione di tralicci eolici), ed allora riceveremo sberleffi e sfottò e ci diranno che abbiamo perso, a costoro anticipiamo fin d’ora la nostra risposta prendendo a prestito le parole del grande coach dei New York Knickerbockers Tom Thiboudeau: “Non esiste sconfitta nel cuore di lotta”.
Ad Maiora Ariadeno