Home Editoriali Territorio Galleria Passo del Lupo e Traforo del Monte Bianco: similitudini

Galleria Passo del Lupo e Traforo del Monte Bianco: similitudini

Il 4 ottobre 1964 l’allora Presidente del Consiglio Aldo Moro inaugurava a Firenze la costruzione dell’Autostrada A1, un’infrastruttura che univa il paese da Milano a Napoli, lasciando fuori la Calabria e la Sicilia, ma è un altro discorso, fatta da 755 km di asfalto, 113 tra ponti e viadotti, 38 gallerie, 57 raccordi e 56 aree di servizio, ciò che sorprende l’homo italicus odierno è la velocità con la quale tutto ciò fu costruito: 8 anni.

Se pensiamo che per applicare le centine metalliche ai 1373 metri della Galleria Passo del lupo, sulla SS. 17, l’Anas ha chiuso l’infrastruttura per circa sei mesi all’anno, per sei anni e con l’attuale ritmo dei lavori saranno necessari altri 12 anni di disagi, capiamo che negli anni ’60 c’erano altri tecnici e forse altre manovalanze e soprattutto altri politici.

Ma è così in tutta Italia?

Ci sembra di no.

Con le dovute proporzioni, prendiamo ad esempio due trafori importantissimi, che per carità di Patria lungi da noi paragonare alla Galleria Passo del Lupo, ma ciò che interessa in questo scritto sono le modalità di approccio ai lavori, che dovrebbero essere uniche in tutta la Penisola: il Traforo del Monte Bianco e il traforo del Frejus.

Entrambe le gallerie necessitano di manutenzione, e sono ben più lunghe della nostra Passo del Lupo, rispettivamente km 11,611 e km 12,895.

Prima di iniziare i lavori le società che gestiscono i trafori hanno preteso un calendario dei tempi di ristrutturazione così da poter minimizzare i disagi.

Ed allora leggiamo sul sito del Tunnel del Monte Bianco che i lavori di ristrutturazione di circa 600 metri di volta inizieranno ad aprile e termineranno a dicembre 2024, ma seguendo un rigidissimo calendario, si parte da 12 chiusure notturne infrasettimanali della durata di 10 ore e 30 minuti, si prosegue con altre 20 chiusure notturne infrasettimanali della durata di 12 ore e 30 minuti ciascuna, una chiusura prolungata di 30 ore e 30 minuti a partire dalle ore 23:00 del 19 giugno ed infine una chiusura totale di 15 settimane consecutive a partire dalle ore 17:00 di lunedì 2 settembre fino alle ore 17:00 di lunedì 16 dicembre 2024.

Chi vuol scommettere che nel caso del traforo del Monte Bianco i tempi verranno rispettati?

Per quanto riguarda il traforo del Frejus, sul sito della società leggiamo che la galleria sarà utilizzata a senso unico alternato per tutto il mese di ottobre, dal lunedì al venerdì, di notte fra le ore 22:30 e le 4:45 del mattino, tranne giovedì 31 ottobre 2024 e chiusura totale dalle ore 22:00 di sabato 19 ottobre alle ore 6:00 di domenica 20 ottobre e dalle ore 22:00 di sabato 26 ottobre alle ore 6:00 di domenica 27 ottobre.

Scommettiamo anche in questo caso che i tempi dei lavori saranno rispettati?

Sui lavori della Galleria Passo del Lupo succede qualcosa di inspiegabile anche in un paese cialtrone come l’Italia odierna, si iniziano i lavori nel lontano 2018, lavori inderogabili dovuti anche ad alcuni cedimenti della volta. Chiusura della galleria e disagi immensi per le popolazioni che vivono a ridosso di tre regioni. La sicurezza prima di tutto ed allora ben venga la chiusura, ma a differenza dei trafori nordici, nessuno inizialmente ci dice quali siano i lavori da effettuare e soprattutto i tempi di esecuzione, e così nel 2019 dopo l’apertura invernale si replica la chiusura, nel 2020 anche, nel 2021 idem, si capisce finalmente quali sono i lavori da effettuare, installare centine metalliche per prevenire crolli, stesso cammino nel 2023 e anche nel 2024, sei anni di disagi per vedere installati 400 metri di centine, un insulto alla pazienza e intelligenza delle persone.

Nel 2019 l’allora sindaco di Volturino il dott. Santacroce aveva già capito come sarebbe stato l’andazzo e presentò un esposto alla Procura della Repubblica, coinvolgendo l’allora Viceministro Laura Castelli. Nulla si mosse e l’avvento della pandemia nel 2020 di certo non aiutò.

Nel 2024 la politica locale torna a muoversi. Ci limitiamo a riportare gli ultimi avvenimenti. L’8 settembre 2024 il Consigliere Regionale di Lucera Antonio Tutolo monta una tenda davanti alla galleria e vi si accampa per protestare contro l’ANAS, secondo il Consigliere Tutolo tramite il responsabile per la Puglia ANAS Vincenzo Marzi egli “ha ricevuto un aggiornamento che non avrebbe trovato riscontro rispetto a quanto sostenuto dallo stesso ingegnere in ben due commissioni, nelle quali aveva mostrato disponibilità nel trovare una soluzione condivisa a questo problema procedendo con un appalto unico”, lo stesso Marzi “… aveva quantificato in “soli” 9 milioni di euro la spesa totale per porre fine all’agonia dei territori interessati”.

Lo stesso Tutolo prima di procedere alla folkloristica protesta, aveva scritto all’ANAS il 5 settembre chiedendo che non fosse chiusa la Galleria prima di aver stilato un preciso cronoprogramma e di aver stabilito di procedere per i 900 metri restanti in un appalto unico e con lavori h24, così da minimizzare i disagi delle nostre popolazioni. Tutolo non ha chiesto la luna, ma ciò che normalmente si programma in altri cantieri di una certa importanza, come abbiamo visto sui due trafori alpini. L’ANAS non ha fornito alcuna tempistica ed il Consigliere Regionale ha dato seguito alla sua protesta dichiarando: “Stanno cercando di prenderci in giro ma i cittadini non sono ingenui! Da questa galleria dipende il futuro di pendolari, aziende, studenti, lavoratori e famiglie. Di questo passo ci vorranno altri 10 anni per completare i lavori! Non possiamo più tollerare questa situazione. Alcuni dovranno decidere se rimanere o andarsene”.

Sembra una tragedia greca che diventa farsa quando intervengono i senatori Fallucchi, eletta in Puglia e Matera eletto nel nostro collegio.

I due onorevoli, chiedono un incontro alla Provincia di Foggia con i responsabili ANAS, accompagnati da vari sindaci. A detta del Sen. Matera: “Durante l’incontro con l’ing. Marzi è emerso un clima collaborativo, e si è concordato di aggiornarsi alla prossima settimana per definire la progettazione e il finanziamento di una strada alternativa, da realizzare entro il 2025, che sarà utilizzata durante i periodi di chiusura della galleria. In merito ai lavori di manutenzione urgenti, che inizieranno domani, abbiamo richiesto ad Anas di accelerare le operazioni, con il proposito di concluderle entro 85 giorni.”.

Secondo la dichiarazione di Matera, ci si incontrerà la settimana successiva per “definire la progettazione e il finanziamento di una strada alternativa da realizzare entro il 2025”.

Noi purtroppo non abbiamo notizie di prima mano, ci affidiamo alla stampa locale per conoscere gli sviluppi di questo grave problema, e sulla stampa non troviamo traccia di questo incontro, magari ci sarà sfuggito. Tuttavia leggiamo di un incontro che si sarebbe tenuto tra le Amministrazioni comunali di San Bartolomeo in Galdo, Volturino, Volturara, Motta Montecorvino e San Marco la Catola con i rappresentanti di ANAS che dovrebbe provvedere all’apposizione della segnaletica per un percorso alternativo alla Galleria ( https://www.luceraweb.eu/articolo.asp?ID=40902 ).

Non ci sembra questo gran passo in avanti, si decide di apporre la segnaletica ad uno dei percorsi già in uso.

Matera continua a scrivere e da vero politico impegnato per il territorio, afferma che hanno richiesto ad ANAS di accelerare le operazioni e devono concluderle entro 85 giorni. Magari prima di scrivere questo post, se avesse letto l’Ordinanza n. 231/2024/BA del 22/04/2024 di ANAS con la quale la società prevedeva la chiusura della Galleria Passo del lupo dal 9 settembre al 30 novembre, dunque, per 83 giorni e non 85, si sarebbe evitato gli sfottò sotto il suo post.

Secondo il Senatore, grazie al suo interessamento la chiusura sarà più lunga di due giorni.

Infine il sindaco di San Bartolomeo Agostinelli affermava in un post scritto dopo l’incontro in Provincia: “Tutolo soddisfatto rimuove il presidio”. Il Consigliere Regionale in un suo video ribadisce la sua posizione in merito alla Galleria e afferma: “Ho letto il post di un sindaco che dice che io sono soddisfatto. Assolutamente caro sindaco, io non sono soddisfatto, te l’ho detto al presidio quando siete venuti a dire quello che avevate deciso che nutro mille perplessità e che adesso dirò anche a voi, quindi, se mi permetti, se sono soddisfatto o non sono soddisfatto fammelo dire a me, parla per quelli che sono i tuoi, come dire, sentimenti… però evitiamo questo gioco di far parlare gli altri, senza che questi hanno concordato nulla”.

Condividiamo la posizione di Tutolo, per evitare di continuare la farsa, bisogna che ANAS finalmente si assuma l’impegno di un appalto unico e stili un cronoprogramma serio.

Col suo modo ruspante di raccontare le cose, il Consigliere Tutolo ha smontato l’incontro dei sindaci dicendo che ANAS vi ha detto che certamente, farà la bretella, certamente, farà l’appalto unico per terminare i lavori, ma se un mese fa in Commissione in Regione ANAS ha detto che non ci sono soldi per fare l’intervento tutto in una volta “mo all’improvviso che hanno fatto? Hanno vinto il superenalotto o vi stanno pigghiando pu culo”.

Grazie Consigliere Tutolo, non solo per la protesta, ma perché è un politico che “nun ci pigghia pu culu”.

Un giorno questa terra tornerà ad essere bellissima,

Ad Maiora Ariadeno